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Alcaraz l’ha fatta grossa: coinvolto Nadal

Carlos Alcaraz e Jannik Sinner pronti a guerreggiare ancora una volta. E’ lo spagnolo però a far parlare di sé e centra anche Nadal.

C’è qualcosa nell’aria, qualcosa che non si riesce subito a spiegare, ma che si percepisce forte, come una corrente invisibile pronta a travolgere tutto. I segnali ci sono, sparsi qua e là, come indizi di una storia che sta per esplodere.

Alcaraz non si ferma più
Cosa ha fatto Alcaraz e perché centra Nadal (Foto IG @carlitosalcarazz – sportitalia.it)

E il centro di tutto, neanche a dirlo, è ancora una volta Carlos Alcaraz. Il giovane spagnolo, già campione Slam e astro brillante del tennis mondiale, è entrato a Wimbledon con un’aura che non lascia spazio al dubbio. Sembra il preludio a qualcosa di grosso, e non è solo per il livello di gioco.

Alcaraz pronto al debutto a Wimbledon

Quello che colpisce non è soltanto il talento – che ormai conoscono tutti – ma la sensazione che ogni suo colpo in questo momento sia inevitabile. Jannik Sinner lo sa bene: da rivale diretto, è costretto a fare i conti non solo con un avversario forte, ma con un fenomeno che sembra non volersi più fermare. Alcaraz ha imboccato una striscia positiva di quelle che fanno paura davvero. Diciotto vittorie consecutive, un numero che già basterebbe da solo a mettere pressione. Ma non finisce qui.

Carlos Alcaraz Wimbledon
Carlos Alcaraz pronto al debutto a Wimbledon (Foto IG @carlitosalcarazz – sportitalia.it)

L’ultima sconfitta risale infatti alla finale di Barcellona, contro Holger Rune, una partita in cui Carlos scese in campo al limite dell’infortunio, non in gran forma. Da allora, il campo lo ha sempre visto uscire vincitore. È come se, dopo quell’inciampo, avesse deciso di non concedere più nulla. Non solo agli avversari, ma neanche al caso. E Wimbledon, a pochi giorni dall’inizio del suo percorso, è già sotto l’effetto di questo dominio silenzioso e inesorabile.

Però, il dato che fa più rumore di tutti è un altro. È una statistica che non lascia spazio a interpretazioni: Carlos Alcaraz, su erba, ha vinto più titoli che partite perse. Hai letto bene. Più trofei sollevati che sconfitte rimediate. Un qualcosa che, detto così, potrebbe sembrare un errore, ma che invece è la realtà. Quattro i titoli conquistati: due Wimbledon e due Queen’s, gli stessi raccolti in carriera dal suo connazionale più illustre, Rafa Nadal. Una coincidenza? Forse. Oppure è solo l’ennesima conferma che Alcaraz non è più un prodigio in crescita, ma un incubo vero per chiunque si trovi dall’altra parte della rete.

Sinner, numero uno al mondo e oggi simbolo della nuova generazione, non può permettersi distrazioni. Carlos, con i suoi colpi in controtempo, con quella capacità di accendersi nei momenti chiave, sta costruendo qualcosa che va oltre la singola vittoria. Sta creando un’ombra lunga, che inizia a ricordare da vicino proprio quella lasciata da Nadal nel suo momento migliore. Ecco perché a Wimbledon, più che mai, le prossime partite saranno qualcosa di più di un torneo. Saranno una prova di forza, di nervi, di identità. E Alcaraz, oggi come oggi, sembra avere tutte le carte in mano.

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