La Scuderia Ferrari ancora una volta al centro di poetiche; qualcuno crede non stiano facendo abbastanza.
Se pensiamo a quanto è stato detto su Ferrari quest’anno e a come stanno andando il rapporto con tifosi e stampa, è difficile trovare un periodo o una stagione in cui la scuderia Rossa si è trovata più in difficoltà: il Team Principal Vasseur chiede ai tifosi ma sopratutto ai giornalisti di lasciar lavorare il team, ancora in cerca della quadra. Ma come si fa zittire le critiche di tutti quando sei al centro dell’interesse di milioni di persone?

La squadra italiana si prepara all’appuntamento in Austria, ennesima occasione per fare qualcosa di meglio. La sfida è chiara: portare Leclerc al successo, dopo diversi podi e migliorare i risultati di Hamilton magari proiettando lui al suo primo acuto stagionale con un buon terzo posto che sarebbe già un progresso, rispetto ai piazzamenti a punti ottenuti in Canada e nelle occasioni precedenti.
In questo contesto però le voci “negative” nelle orecchie di Vasseur, Hamilton e Leclerc non si fermano e qualcun altro ha voluto dire la sua sulla squadra non lesinando su critiche e considerazioni poco piacevoli su come sta andando la stagione della squadra. Del resto, è molto difficile dargli torto, considerando come stanno andando le cose e il paragone che ha tracciato.
Un vero disastro, il pilota non ci pensa due volte a dirlo
Con una carriera decennale articolata tra il 1978 ed il 1989 in Formula Uno, il pilota René Arnoux è una figura importante per il motorsport francese ed una che viene presa molto sul serio quando parla. Le sue sette vittorie in un GP iridato ed il terzo posto finale colto in Ferrari proprio nel lontano 1983 sono lontani ricordi. Come i successi della squadra Rossa per cui ha corso.

Arnoux di recente ha parlato della squadra, puntando il dito contro quelli che secondo lui, sono i veri problemi del team italiano su Autosprint che lo ha intervistato. “Siamo di fronte a una cosa strana, quasi imbarazzante lo stesso giorno la Ferrari va a Le Mans con trecento persone e sconvolge il mondo, battendo tutti per la terza volta consecutiva. Invece a Montreal in F1 con 1200 persone e un budget esponenzialmente maggiore, non fa neanche da comprimaria in una gara fatta da altri. Non ci siamo proprio”, parla così il pilota.
Le critiche non mancano, nemmeno a Vasseur che è pure suo compatriota: “Possiamo dire che in F1 quest’anno stiamo assistendo ad un disastro”. Pur non avendo nulla di personale contro Vasseur il pilota ha voluto aggiungere: “A me piacciono quelli che prima ottengono risultati concreti e poi parlano. Qui siamo in una situazione in cui i risultati non ci sono però si parla tanto”. In realtà Vasseur non ha mai nascosto la situazione difficile a cui è esposto quest’anno. Ma sul punto del “disastro”. Su quello, è difficile dare torto all’ex atleta francese.






