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Ancora un caso scommesse: il campione è sotto indagine

Quando il sospetto di scommesse coinvolge una stella dello sport, l’intero sistema trema, la fiducia del pubblico viene messa a dura prova.

Lo sport dovrebbe essere sinonimo di lealtà, sacrificio, competizione vera. E invece, troppo spesso, finisce per essere sporcato da ombre che arrivano da tutt’altra direzione. Una di queste, senza ombra di dubbio tra le più insidiose, è quella delle scommesse.

Scommesse indagato campione
Un nuovo caso scommesse viene alla luce (Foto Instagram – sportitalia.it)

Un mondo parallelo, apparentemente invisibile, che però riesce a infiltrarsi anche dove non dovrebbe. E quando il nome che viene accostato a uno scandalo non è quello di un giocatore qualunque, ma di un campione affermato, allora il boato si sente ovunque, anche fuori dai confini del parquet.

Scommesse: il campione finisce sotto inchiesta

È quello che sta succedendo in queste ore con Malik Beasley, uno degli esterni più esplosivi del panorama NBA. Non un fenomeno assoluto, certo, ma un professionista stimato, capace di costruirsi una carriera solida tra talento, costanza e numeri concreti. Nell’ultima stagione, chiusa con la maglia dei Detroit Pistons, Beasley ha viaggiato a una media di 16.3 punti pur partendo spesso dalla panchina.

Un dato che la dice lunga su quanto potesse incidere in campo, anche in un contesto difficile come quello dei Pistons. Prima ancora, però, aveva vestito la maglia dei Milwaukee Bucks, partendo titolare in ben 77 occasioni e mantenendo una media di 11.3 punti a partita.

Malik Beasley scommesse
Malik Beasley sotto accusa per un caso di scommesse (Foto Instagram – sportitalia.it)

Ed è proprio in quel periodo che sarebbero avvenuti i fatti ora finiti sotto inchiesta. Le autorità statunitensi stanno infatti indagando su un sospetto giro di scommesse legate direttamente a partite della stagione NBA 2023-24. Il nome di Beasley è spuntato in relazione a un flusso di puntate anomalo su statistiche “di campo”, in particolare sui rimbalzi. Si parla di un match in cui la quota sui rimbalzi del giocatore era fissata a 2.5: molti hanno scommesso sull’under, convinti di incassare facilmente. Ma Beasley, quella sera, ha chiuso con sei rimbalzi, smentendo tutte le previsioni e, di conseguenza, alterando l’andamento delle quote.

Il sospetto, a quanto pare, è che qualcuno abbia avuto informazioni dirette o indirette che abbiano influenzato la tendenza delle puntate. Un’ipotesi che, se confermata, getterebbe un’ombra pesante sulla regolarità di almeno una parte della stagione. Va detto che, al momento, Beasley non è accusato formalmente, ma la sola apertura di un’indagine basta a far tremare la NBA e tutto l’ambiente.

Il punto è proprio questo: quando a finire nel mirino è un nome di questo calibro, non si tratta solo di violazione delle regole. Si rompe qualcosa nel rapporto tra lo sport e chi lo guarda. Perché il dubbio è velenoso, e anche se tutto dovesse rientrare, l’eco resta. E in un momento in cui le leghe sportive di tutto il mondo cercano di proteggere la loro credibilità, queste storie sono un colpo durissimo. Ora resta da capire quanto ci sia di vero. Ma una cosa è certa: quando il confine tra competizione e interesse si fa così sottile, a perderci non è solo il giocatore. È lo sport stesso.

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