A margine della presentazione del pallone per la prossima stagione di Serie C, ha parlato il presidente della terza serie Matteo Marani, soffermandosi sui prossimi passi tra iscrizioni, riammissioni e ripescaggi: “L’estate per noi è un periodo complesso, segnato da processi federali: iscrizioni, esclusioni, ripescaggi… Ci auguriamo entro fine luglio di avere organici definitivi per poter stilare il calendario e iniziare a preparare concretamente la stagione. Il bello del calcio, alla fine, è che si gioca. C’è passione, emozione. E i tifosi stanno aspettando. Sono settimane di apparente pausa, ma il calcio non si ferma mai. Si riparte il 22 agosto, data stabilita dal Consiglio Direttivo”.
In arrivo grandi piazze come Livorno, Siracusa e anche Salerno.
“Assolutamente. Abbiamo piazze importanti, con grande tradizione e tifoseria. Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione tra Lega e club, abbiamo dato visibilità al campionato.
Qualche situazione fumosa (l’ennesima)
Entro la mezzanotte di questa sera va effettuato il saldo di stipendi, contributi e tasse riguardandi le mensilità di maggio. Qualche nube pare esserci sopra il cielo di Trieste. Secondo i colleghi del Piccolo le sensazioni che traspaiono non sono buonissime. E se gli alabardati non rispettassero questa scadenza, ecco che arriverebbero altri punti di penalizzazione che si sommerebbero ai 7 già presenti per l’inizio della prossima stagione.
Ternana verso il cambio di proprietà
Matteo Marani ha parlato poi della Ternana, che si avvia al fondamentale cambio di proprietà per la sopravvivenza del club: “Monitoriamo la vicenda, come facciamo con tutte le situazioni critiche. Il contesto è complesso, ma non è una novità. Chi conosce la Serie C sa che certe problematiche si trascinano da decenni. Personalmente, ho iniziato a fare il cronista più di 30 anni fa e già allora i problemi erano simili. Nessuno ha la bacchetta magica. Serve lavoro, serietà e volontà di migliorare. Nel caso della Ternana, come in altri, è giusto dire le cose chiaramente. A volte c’è la tendenza a nascondere, ma i problemi prima o poi emergono”.

Ancora Marani: “Non si può andare avanti con il 90% dei ricavi assorbiti dagli stipendi. Nessuna azienda al mondo reggerebbe con un rapporto del genere. Serve una vera cultura economica. Per questo abbiamo chiesto regole più stringenti e maggiore formazione. Amministrare un club non significa solo trovare risorse, ma saperle gestire con competenza”.