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Il crollo verticale del sistema Inter: Max sorride (e Igli lavora)

Se tornassimo indietro di un anno, il Napoli di oggi sarebbe l’Inter di ieri. E il Milan di oggi, probabilmente invece sarebbe proprio il Napoli di 12 mesi fa: i Milanisti si augurano che il paragone resti fedele fino a maggio. Il prossimo campionato parte tra meno di 50 giorni, ma la griglia di partenza è già calzante: qualsiasi tipo di dinamica avvenuta da maggio in poi, non fa altro che confermare che la squadra da battere saranno proprio gli Azzurri. Da sconfiggere però, anche la statistica per cui, dal 2020 ad oggi, mai i campioni in carica sono riusciti a confermarsi: sembra Cabala, in realtà è una fedele rappresentazione di come cambino velocemente motivazioni, ambizioni e obiettivi, visto che lo Scudetto fa nascere sempre appetiti europei che costano cari nel campionato successivo. Massimiliano Allegri, dal suo angolo, nel frattempo prende appunti e sorride: guarda l’ex presunta corazzata  Inter crollare rovinosamente sotto i colpi secchi nemici e quelli ancor più dolorosi degli amici.  L’impero è finito in disgrazia: un’occasione in più per ricordarsi quanto sia obbligatorio fare tutte le cose e fatte bene. Un messaggio da recapitare in fretta e ben chiaro a Giorgio Furlani.

Allegri mostra il pollice alto a bordo campo mILAN
Max Allegri nuovo allenatore del Milan (Ansa) – Sportitalia.it


Quindi, venendo al campo, Tare conta di chiudere Jashari entro il raduno, con l’ultimo rilancio da 38 milioni: sarebbe un record per il Bruges, che può tirare la corda me che sa che non conviene farla spezzare. Con Ricci e Jashari vicino a Modric, questa squadra nasce col pallino di palleggiare: un bel bigliettino da visita contro i detrattori. In difesa, il discorso Thiaw rischia di diventare un problema: se non accetta il Como, che almeno porti lui la squadra. Per i terzini, profilo basso: si punta al colpo “alla Tare”, se quello “alla Moncada” non soddisfa più le vostre fantasie.
Tare, ds Milan
Due ragazzi di prospettiva, costo basso e rendimento potenziale alto: non gli acquisti più semplici del mondo, ma nemmeno quelli che preoccupano di più. Perché è davanti che è tutto un rebus: sarà difficile vedere la nuova punta in campo, prima di Leeds-Milan a Dublino. L’attesa? È vagamente ansiosa, ma se ne varrà veramente la pena, si trasformerà essa stessa in piacere, come il famoso adagio racconta. 

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