I retaggi dell’eliminazione dell’Inter dal Mondiale per Club arrivano e si ripercuotono in maniera chiara ed evidente anche sul calciomercato dei nerazzurri. E’ di tutta evidenza che i milanesi siano di fronte ad un bivio, e che la prospettiva più intelligente sia quella di approfittare della vetrina mediatica offerta dalla stagione appena conclusa e vissuta ai vertici del panorama nazionale ed europeo, per programmare una vera e propria rifondazione.
Si parte da chi ha rappresentato il cuore pulsante della squadra nell’era Inzaghi, ovvero quell’Hakan Calhanoglu con cui pare oggettivamente difficile ricostruire un rapporto che le dichiarazioni post Fluminense hanno sfilacciato in maniera irrimediabile. Il sogno Ederson è vivo, ma complicato dalle lecite richieste dell’Atalanta che vanta peraltro interesse conclamato da parte di top club di Premier League. Dallo stesso intermediario che seguirebbe l’operazione con i bergamaschi, non a caso, è stata proposta l’opzione Richard Rios come alternativa meno onerosa ma di assoluto spessore.

La carta Stankovic rappresenta un jolly che i nerazzurri vorrebbero giocarsi nella corsa ad Angelo Stiller, un metronomo che ha acceso su di sé i fari del mercato internazionale e che è molto alto nella lista di gradimento del Direttore Sportivo nerazzurro Piero Ausilio. Non si segnalano ancora, peraltro, contatti diretti con il Galatasaray né per Calhanoglu né per Sommer, la cui uscita sarebbe comunque presa in considerazione. E non è un tema da sottovalutare, quest’ultimo, visto che la discrepanza tra la valutazione di partenza che i vicecampioni d’Europa farebbero del loro metronomo e la cifra che la squadra turca (siamo intorno ai 20 milioni) metterebbero sul piatto, è decisamente troppo elevata.
La sensazione è che seguiranno degli sviluppi che possano comprendere una rifondazione improntata sul player trading che negli anni recenti ha sempre dato ragione alle scelte di mercato interiste, ma che non avrà più la solida base garantita dalla continuità tecnica in panchina su cui poggiarsi.

Diventa bollente il tema legato a Denzel Dumfries, con relativa clausola rescissoria inferiore ai 30 milioni di euro che sarebbe attivabile per l’estero qualora qualcuno si palesasse entro la metà di questo mese. Se da un lato è comprensibile che nella corsa al rinnovo con il rischio di perdere l’olandese a zero sia stata concessa all’esterno e a chi lo assiste questa scappatoia, dall’altro è opportuno si vadano ad approfondire le valutazioni legate ad ipotetiche alternative per un calciatore che è stato per distacco tra i più performanti ed affidabili della stagione che si è appena chiusa, e della quale nonostante il percorso esaltante per tre quarti, nessuno in casa Inter sente la minima nostalgia.