Gianmarco Tamberi tra dubbi e forfait, l’atleta azzurro continua l’altalena con i tifosi temono il peggio. Ora la decisione che cambia tutto.
Per un attimo sembrava davvero finita. Gianmarco Tamberi, il campione olimpico che ha fatto sognare l’Italia con il suo salto dorato a Tokyo, era arrivato a un bivio. Troppi acciacchi, troppi stop, troppi dubbi.

Gli infortuni degli ultimi mesi, le rinunce forzate, la fatica mentale di stare sempre sotto pressione, sempre con un obiettivo lontano da inseguire. E infatti, a un certo punto, l’idea di mollare tutto gli era sembrata la più logica. Il ritiro, per quanto doloroso, sembrava quasi naturale.
Tamberi: cosa succede all’atleta azzurro
Qualcosa, improvvisamente, è cambiato. Qualcosa che con le piste e i medaglieri non c’entra nulla. O forse sì, in un modo molto più profondo. Tamberi lo ha raccontato senza filtri, con la solita onestà che lo rende così umano, così vicino. “Sono sincero, ho tremato più di voi perché la decisione di andare avanti è arrivata proprio all’ultimo. Ero veramente indeciso su cosa fare. Ci ho pensato molto, non avrei continuato se fosse stato solo per un mondiale o solo per un europeo”, ha detto. E poi ha aggiunto la frase che ha spazzato via tutti i dubbi: “Per le Olimpiadi del 2028 a Los Angeles ne vale la pena”.

Dietro questo scatto d’orgoglio c’è una motivazione che va ben oltre la competizione. L’arrivo imminente della sua prima figlia ha acceso qualcosa in lui. Una nuova prospettiva, una nuova energia. Come se diventare padre gli avesse restituito un senso più profondo anche al gesto sportivo, anche al sacrificio quotidiano degli allenamenti. Non è più solo questione di medaglie, ma di esempio, di lascito. Di futuro. Di poter raccontare, un giorno, di non aver mollato proprio quando tutto sembrava finito.
E infatti, come spesso accade nei momenti di svolta, anche il corpo sembra rispondere. Gli allenamenti stanno andando bene, le sensazioni sono positive, e per uno come Tamberi – che vive di sensibilità, di timing, di emozioni – questa è una notizia fondamentale. L’obiettivo, adesso, è chiaro: prepararsi per Los Angeles 2028, vivere un’altra Olimpiade da protagonista e magari chiudere lì un ciclo straordinario, con il sorriso di sua figlia sugli spalti. O magari ancora in braccio, chissà.
Di certo, Gianmarco non è tipo da fare le cose a metà. Se ha deciso di restare, lo farà dando tutto. Perché lui è così: irrazionale, istintivo, emozionale. Ma quando sceglie, lo fa con il cuore pieno. E questa volta, più che mai, il cuore gli ha detto di andare avanti.






