Come può uno “sconosciuto” fare paura a Max Verstappen? La spiegazione è semplice, i fans non se lo aspettavano.
Il segreto di ogni grande campione, a prescindere dallo sport in cui questo si cimenta, è quello di non temere nessun rivale. Atleti come Conor McGregor nel suo prime, Gigi Riva o per restare in tema di Formula Uno Michael Schumacher sicuramente non scendevano in campo pensando di poter essere battuti, altrimenti, non sarebbero mai diventati delle figure di riferimento del loro sport.

Lo stesso discorso vale ovviamente anche per Max Verstappen, l’olandese volante che ha fatto sognare per quattro anni filati generazioni di giovani piloti e messo in ombra tante vecchie glorie, fino ad equiparare rapidamente il record di Sebastian Vettel di quattro mondiali consecutivi vinti con la squadra Red Bull e arrivare molto vicino a quello di Schumi di cinque titoli iridati filati vinti con la stessa scuderia.
Tuttavia, essere molto sicuri di se stessi non vuol dire non temere rivali. Ogni pilota che abbia mai corso in Formula Uno ha almeno una nemesi, c’era la rivalità Senna-Prost, abbiamo avuto Hamilton-Alonso e Lauda-Hunt. Ad oggi, in realtà, l’unico pilota che potrebbe comporre un binomio diventando rivale di Max Verstappen non corre nemmeno contro di lui.
Il “mister nessuno” che fa tremare Red Bull!
Sacha Fenestraz è un ex pilota di Nissan in Formula E che di recente, è stato intervistato dalla stampa sulle sue ultime stagioni nel campionato sostenibile. Tra i temi trattati, anche una confessione segretissima che Max stesso gli avrebbe fatto nemmeno troppo tempo fa riguardo l’unico pilota che agli occhi del campione imbattibile potrebbe mettergli i bastoni tra le ruote.

Ora, non possiamo sapere se sia tutto vero, ovviamente, tuttavia Sacha è molto sicuro delle sue dichiarazioni a proposito di Oliver Rowland, altro pilota di spicco di Nissan sempre nel campionato Green: “Oliver è bravo quanto Verstappen. Sono amici, e Max quest’anno gli ha detto che è un peccato che non corra in Formula 1 perché pensa che lo avrebbe messo in ombra. Quindi gli addetti ai lavori del mondo del motorsport conoscono bene il potenziale di Rowland”, dice Sacha.
Un peccato o forse una fortuna. Dipende da che punto vediamo la questione. Fatto sta che Rowland, classe 1992, ha già una buona esperienza in Formula 2 e Formula E dove quest’anno, dopo la buona prestazione dello scorso e aver portato a sette il suo bottino personale di vittorie, una ogni dieci partenze circa, si gioca apertamente il titolo. Secondo voi, potrebbe dare filo da torcere a Max se corresse ad armi pari con lui?






