Dall’esordio sui campi minori agli exploit recenti nei tornei più prestigiosi, Flavio Cobolli ha imboccato una strada di ascesa che lo sta portando rapidamente a confrontarsi con i grandi del circuito.
Il tennista italiano, cresciuto a Roma ha dimostrato di avere carattere e talento: attualmente al numero 18 del ranking ATP, il 22enne si sta ritagliando uno spazio significativo tra i migliori. Il 2025 rappresenta per lui un anno di svolta. Dopo risultati incoraggianti nei tornei ATP 250 e 500, Cobolli ha stupito tutti raggiungendo i quarti di finale a Wimbledon. Qui, opposto al leggendario Novak Djokovic, ha ceduto senza rimpianti, dimostrando una maturità agonistica che va ben oltre la sua giovane età.

Ma non è tutto: la prestazione londinese ha lasciato un segno positivo sul morale e sul ranking di Cobolli, che ha acquisito punti preziosi e fiducia in vista dello Slam americano in programma ad agosto. Il percorso sull’erba ha messo in luce un giocatore in grado di adattarsi rapidamente a superfici diverse, sfruttando una solida tecnica di base e un gioco aggressivo. Guida Autorevole, determinazione e una certa freddezza nei momenti cruciali hanno permesso a Flavio di imporsi come riferimento del tennis italiano emergente. Ora, Cobolli punta a consolidare la propria presenza nell’élite e prepararsi al meglio per l’appuntamento più atteso della stagione: gli US Open. Il torneo americano, che scatterà il 24 agosto, offrirà una nuova grande vetrina al romano e, se confermerà il trend attuale, potrebbe scalare ancora la classifica.
Il tabellone di Cobolli: tappe e sfide strategiche verso New York
Prima di allora, però, ci saranno altre tappe interessanti: l’Italia lo schiererà nella Hopman Cup contro Adjukovic, match che non assegna punti ATP ma serve per testare forma mentale e condizione fisica in vista dello Slam. Anche se l’evento non conta per il ranking, rappresenta un test di livello per confrontarsi con un avversario di qualità in un contesto internazionale. Nella seconda parte della stagione, Cobolli affronterà comunque un calendario fitto e stimolante. La Hopman Cup con Italia‑Croazia segnerà il primo banco di prova post‑Wimbledon. Successivamente, l’impegno si sposterà su Washington, il torneo ATP 500 in programma nella settimana in cui Cobolli difende la finale dello scorso anno. Ripetere il suo risultato in questo caso è praticamente un obbligo.

Dopo il torneo statunitense, toccherà all’ultimo Slam della stagione: gli US Open, in programma dal 24 agosto a Flushing Meadows. È qui che Flavio avrà l’occasione di dare un segnale forte, affinando il gioco su cemento rigido. Se dovesse avanzare fino al terzo o quarto turno, complice il sistema di protezione del ranking, potrebbe superare giocatori come Tommy Paul o addirittura puntare alla top 15. Medvedev resterà un benchmark difficile, ma nulla vieta a un atleta in crescita e tecnicamente preparato come Cobolli di colmare il gap, soprattutto se confermerà la solidità mentale mostrata negli Slam estivi.






