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La confessione di Alcaraz sconvolge Sinner: volano parole grosse

La finale di Wimbledon 2025 ha consegnato al mondo del tennis una pagina epica: da una parte Jannik Sinner, numero 1 del ranking ATP, dall’altra Carlos Alcaraz, due volte campione uscente e straordinario avversario.

L’incontro si è aperto sotto il segno dello spagnolo, che ha conquistato il primo set 6‑4 con la consueta grinta, tradizionale potenza e varietà. Ma da quel momento, l’inerzia è cambiata: Sinner ha serrato i ranghi, opponendo una lucidità mentale e un’intensità tattica invidiabili. Le sue bordate da fondo campo si sono rivelate sempre più aggressive, costringendo Alcaraz a inseguire ogni punto, smarrendo ritmo e strategie. I numeri testimoniano la superiorità strategica del tennista italiano: ha vinto il secondo, terzo e quarto set tutti per 6‑4, dimostrando non solo qualità tecnica, ma una preparazione mentale che ha fatto la differenza. Nel quarto set, Sinner ha salvato due palle break con una freddezza quasi chirurgica, mantenendo la coerenza del piano di gioco e facendo sentire Alcaraz costantemente in difesa.

Carlos Alcaraz
La confessione di Alcaraz sconvolge Sinner: volano parole grosse – Sportitalia.it (Screen Youtube)

A fondo campo, la scena della caduta di Alcaraz – dopo uno scambio particolarmente impegnativo – ha cristallizzato il momento: l’azzurro stava dettando legge con l’esecuzione impeccabile dei suoi colpi, mentre lo spagnolo sembrava incapace di rispondere, fisicamente e mentalmente provato. La vittoria di Sinner non è stata solo merito di colpi magistrali, ma di una testa superiore: ha “vendicato” una finale del Roland Garros persa poche settimane prima, proprio contro Alcaraz, ribaltando un destino che sembrava già scritto.

Con un match che si è protratto per poco più di tre ore – 3:04 secondo il cronometro ufficiale – l’italiano ha conquistato il suo primo Wimbledon e quarto Slam in carriera. Alcaraz, fermato dalla possibilità di vincere per il terzo anno consecutivo sull’erba londinese, ha visto svanire la propria imbattibilità nelle finali Slam (5‑0 fino a quel momento), salutando Wimbledon e una difesa di 700 punti persa: nel ranking mondiale la distanza da Sinner si è ampliata ulteriormente.

Wimbledon, Alcaraz e la superiorità di Sinner: “E’ molto più forte di me”

È stato nei momenti di pausa, seduto nel suo box tra secondo e terzo set, che la consapevolezza di Carlos Alcaraz è emersa con cruda chiarezza. Senza inventare scuse – né sul sole, né sull’arbitro, né sulla racchetta o sulla sfortuna – lo spagnolo ha ammesso di fronte al suo angolo ciò che tutti, tranne lui, stavano già constatando: “Da fondo campo Jannik è molto più forte di me. Di gran lunga.” Questa frase, catturata da un microfono a bordo campo e poi diventata virale online, racchiude il senso profondo di una resa che non è stata solo sportiva, ma psicologica. Nel suo tono si coglieva un misto di frustrazione e impotenza: la voce elevata, le mani che si alzavano in segno di distacco, rivelavano quanto la sua fiducia stesse vacillando.

Sinner Alcaraz
Wimbledon, Alcaraz e la superiorità di Sinner: “E’ molto più forte di me” – Sportitalia.it (screen Youtube)

Nonostante le parole possano apparire semplici, nel contesto di una finale di Wimbledon acquistano un peso enorme: un campione che ammette davanti al suo team di non avere risposta alla superiorità dell’avversario è uno spettacolo raro e di grande significato. Nei video del box si vede Alcaraz che scuote il capo, visibilmente scosso, mentre pronuncia quelle parole con fermezza.  Nell’ammettere di non poter opporre altro, Alcaraz conferma la qualità del suo avversario, suggellando una resa dignitosa che parla più forte di qualsiasi dichiarazione post-match.

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