Il motorsport può essere un mondo molto pericoloso: Ferrari non può fare altro che ricordare il pilota scomparso così giovane.
Anche con tutte le misure di sicurezza e le innovazioni che vanno dal famoso HALO ai caschi e i telai rinforzati delle automobili che corrono in Formula Uno, questo sport continua ad avere un margine di rischio elevato che i campioni che corrono tutte le domeniche devono necessariamente accettare. Episodi come la sospensione di Button che distrusse il casco di Felipe Massa o il brutale incendio della monoposto di GrosJean ci ricordano quanto la F1 possa diventare tragica in un istante.

Uno sport molto eccitante che, purtroppo, ha reclamato la vita di tanti campioni, spesso molto giovani nel corso degli anni e che continua a rischiare di farlo. Uno degli ultimi piloti ad aggiungersi a questa lunga e triste lista che include gente come Ratzenberger, Senna, Peterson, Villeneuve è stato Jules Bianchi, un giovane prospetto della F1 che purtroppo non avrà mai occasione di mostrare del tutto la sua abilità al volante.
Il pilota francese, a cui Ferrari ed altre scuderie dedicano periodicamente un emozionante e commosso ricordo, infatti ha perso la vita quando era proprio al principio della sua carriera. Bellissimo il gesto di Maranello che ci ha tenuto a commemorare la scomparsa del giovane talento francese pur se la sua carriera si è in realtà consumata con un team rivale.
Jules Bianchi, nel ricordo del giovane pilota
La Formula Uno era di famiglia per Bianchi che ereditò probabilmente la passione per i motori ruggenti e le monoposto dal nonno Mauro, anch’egli un pilota professionista. Il giovane si fece rapidamente largo nei primi anni duemila nel mondo delle corse, fino ad approdare nel 2013 alla scuderia Marussia. Con il team, Bianchi metterà su qualche buon risultato.

Benché il team russo non fosse proprio il migliore in griglia, Bianchi fu comunque in grado di collezionare nelle sue 34 apparizioni un paio di punti che gli sarebbero valsi la 17esima posizione finale nel Mondiale del 2014 che purtroppo, il pilota non completerà mai. Un incidente al Gran Premio di Giappone che avrebbe scatenato polemiche a non finire sulla sicurezza infatti lo portò via dopo mesi di coma e speranze poi rivelatesi vane per un risveglio.
Bianchi uscì di pista a 210 chilometri orari centrando in pieno un mezzo pesante che gli organizzatori avevano imprudentemente lasciato troppo vicino al bordo della pista, battendo il capo e finendo in coma. Oggi, in occasione dei dieci anni di quel tragico lutto, anche Ferrari ha voluto dedicare al pilota morto a soli 25 anni una slideshow memoriale sul suo profilo.
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