L’Italia può esultare, quello che ha fatto Darderi è spettacolare. Non era mai successo prima d’ora, l’Italia è sul tetto del mondo.
Il tennis italiano sta vivendo, senza ombra di dubbio, il periodo più luminoso della sua lunga storia. Un momento che ormai non si può più definire semplice slancio o fiammata, ma vera e propria era dorata.

Infatti, dopo la straordinaria vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon, la finale dell’Italia alla Hopman Cup contro il Canada e i successi dei nostri giovani nei tornei internazionali, arriva un altro traguardo che non era mai stato raggiunto prima.
Darderi porta l’Italia nella storia
Luciano Darderi ha appena conquistato il titolo all’ATP 250 di Bastad, aggiungendo così un nuovo capitolo alla sua già sorprendente stagione. E con lui, l’intero movimento azzurro tocca una vetta storica: per la prima volta, sette italiani sono tra i migliori cinquanta tennisti del mondo.
Non era mai successo, nemmeno ai tempi di Panatta o di Pietrangeli, che l’Italia avesse una presenza così forte nel cuore del ranking mondiale. Darderi, con la sua terza vittoria in carriera — dopo Cordoba nel 2024 e Marrakech all’inizio del 2025 — ha confermato di essere molto più di una semplice promessa.

A Bastad ha giocato con la testa, con il braccio, e con quella grinta che lo rende uno dei più temuti quando scende in campo sulla terra battuta. Il fatto che sia già al secondo titolo in pochi mesi la dice lunga su quanto il suo tennis sia maturato e su come stia diventando sempre più continuo.
Però la cosa davvero incredibile è la coralità di questo successo. Perché se da una parte c’è Sinner, ormai simbolo internazionale di talento e determinazione, dall’altra ci sono Musetti, Arnaldi, Cobolli, Nardi, Berrettini — che sta tornando a pieno regime — e ora Darderi, che completano un gruppo solido, giovane e affamato. Sette italiani nei primi cinquanta: è un segnale chiaro, inequivocabile, che il movimento ha preso la direzione giusta. Non si tratta più di un exploit isolato, ma di una crescita strutturale, di un sistema che funziona, che produce talenti e li accompagna fino al livello più alto.
E mentre l’estate entra nel vivo, gli occhi sono già puntati sui prossimi appuntamenti: il torneo di Toronto, gli US Open, e soprattutto le Finals di Coppa Davis, dove l’Italia può arrivare davvero con l’ambizione di vincere tutto. Intanto, il nome di Luciano Darderi rimbalza ovunque, anche tra chi fino a qualche mese fa non lo considerava ancora un giocatore di primo piano. Il suo tennis, però, parla chiaro. E il suo ingresso stabile nella top 50 mondiale non è altro che la conferma che, in questo momento, l’Italia è una potenza anche nel tennis maschile. Con questo gruppo, tutto è possibile. E, per una volta, non è solo retorica.






