Un’annata da “Chi l’ha visto?”: 6 presenze in Premier League (una da titolare), 14 totali, un gol e un assist per Federico Chiesa al Liverpool. Che dopo una sola stagione in Inghilterra, sembra avere solo una possibile scelta di fronte a sé: lasciare i Reds e rilanciarsi altrove, magari in Italia.
Negli scorsi giorni qui su Sportitalia il direttore Michele Criscitiello ha rivelato in anteprima una possibilità su tutte: quella dell’approdo all’Atalanta. Le incognite sono sulle condizioni fisiche, ma la Dea ha pronti 12 milioni da investire per assicurarselo.
Il suo percorso fino a qui è stato di un vero saliscendi: l’esplosione alla Fiorentina, il passaggio a suon di milioni (quasi 60) alla Juventus nel 2020, la vittoria dell’Europeo con l’Italia da protagonista, poi gli stop fisici, il calo di rendimento fino alla cessione per 12 milioni al Liverpool un anno fa. In Inghilterra Arne Slot è stato quasi sempre categorico sul suo conto: non è pronto a reggere l’intensità richiesta. Troppo alta la richiesta da parte di una vera schiacciasassi mondiale come il Liverpool, o troppo indietro l’attaccante italiano?

Sta di fatto che quello che da molti era considerato come il miglior prospetto – o direttamente il miglior calciatore – italiano, oggi fatica a essere considerato come un investimento valido, nonostante le cifre decisamente contenute.
Escludiamo per un attimo dall’equazione le condizioni fisiche, dalle quali non si può prescindere: va da sé che il giocatore deve dimostrare di stare bene anche se non viene strapagato. Ecco, dando quindi per scontato che stia bene, la domanda che rimane è: a cosa è dovuto il calo di Chiesa? Viene facile pensare che il fattore della fiducia il primo da considerare. Chiesa è passato dall’essere l’enfant prodige dell’Italia all’essere quasi un peso per una squadra, la Juventus, che andava sempre peggio da tanti punti di vista. Qui la scelta di andare al Liverpool, eccellenza mondiale, per quanto comprensibile forse non è stata la migliore.
Insomma, Federico Chiesa ha bisogno dell’Atalanta e l’Atalanta ha bisogno di Federico Chiesa. Chi meglio dei bergamaschi per rilanciare un giocatore che si è smarrito? Non c’è più Gasperini, è vero, ma anche nel sistema di gioco di Juric sembra incastrarsi benissimo, almeno a livello teorico. E qualora partisse Lookman, anche la Dea potrebbe ritrovarsi in casa un sostituto altrettanto forte solamente da scuotere. Con annessa possibilità di realizzare l’ennesima plusvalenza, dato che parliamo comunque di un ragazzo di 27 anni: non più giovanissimo, ma che certamente può ambire a valere più di una decina di milioni. Ad aspettare la decisione c’è anche uno spettatore interessato, sullo sfondo: il ct Gennaro Gattuso.






