Grave incidente in un circuito di Formula Uno, le immagini sono del tipo che un fan non vorrebbe mai vedere.
I circuiti di Formula Uno possono essere luogo di grandi gioie e dolori sportivi per i fans che seguono questo tipo di competizione, raramente però, grazie alle misure di sicurezza moderne, diventano teatro di vere tragedie. Gli incidenti mortali come quello del compianto Jules Bianchi occorso dieci anni fa esatti sono sempre meno frequenti. Una cosa impensabile solo cinquant’anni fa, quando correndo si aveva il 20% di probabilità di non tornare a casa.

Un pericolo però è sempre costituito dal maltempo. Infatti, quando piove, nevica o le condizioni meteo portano un caldo insopportabile i piloti si trovano esposti a nuovi rischi. Quest’ultimo, in particolare ha portato addirittura al ritiro di alcuni atleti nelle gare condotte negli ultimi vent’anni, come a malori e svenimenti. Ma è il riscaldamento globale ad aver creato, probabilmente l’ultima grande tragedia dello sport in questione.
Un famosissimo circuito su cui si corre addirittura dal periodo precedente alla Seconda Guerra Mondiale proprio nel cuore dell’Europa che è forse la culla del motorsport mondiale è andato praticamente distrutto in seguito ad un evento gravissimo. Ora, si fa la conta dei danni ma è probabile che servirà molto più della semplice buona volontà per risolvere questo cataclisma.
Tragedia a Zandvoort, riparare sarà complicato
Il Circuito di Zandvoort è da tempi antichissimi la sede ufficiale del GP di Olanda quando questo viene incluso nel calendario di Formula Uno. E’ infatti dal 1952 che questa gara si corre ufficialmente su questo tracciato, estremamente importante per i piloti e per le squadre e per trentatré anni, sede di duelli epici che hanno infiammato il motorsport olandese.

Tra un mese, si dovrebbe correre proprio qui. Usiamo il condizionale perché il circuito è stato letteralmente invaso da una tremenda pioggia di fango che ha reso impraticabile l’asfalto della pista dopo precipitazioni molto forti che hanno colpito la località olandese. Un disastro che ora, come si vede nelle foto pubblicate dalla stampa britannica, gli addetti ai lavori provano ad arginare.
Non soltanto sporcizia e disagio ma anche veri e propri danni sulle strutture del circuito che ora, avranno bisogno di lunghi e costosi interventi per tornare operativi: certo, il tempo per riparare i danni c’è, considerando che a Zandvoort si chiuderà al termine della pausa estiva. Tuttavia, ciò che è accaduto metterà a dura prova le autorità olandesi; ed è impossibile non pensare che il riscaldamento globale c’entri qualcosa con questo drammatico problema…






