Il pilota inglese non ha mai chiuso con il passato per davvero. Il “tradimento” non è stato considerato tale all’inizio ma ora, diventa un problema.
L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari lo scorso anno ha provocato reazioni contrastanti e non soltanto tra i tifosi della squadra italiana o di quella tedesca: infatti il fatto che un campione che, salvo il titolo con McLaren, è praticamente un’icona unica di Mercedes in un’altra squadra che ha sempre rivaleggiato con il team di Toto Wolff per la vittoria del mondiale è qualcosa di molto destabilizzante.

Diversi colleghi di Hamilton hanno messo il dubbio il significato di questa decisione, da chi la considera soltanto una mossa per mettersi da parte un fondo pensionistico finale a chi vede un tentativo di vincere l’ottavo titolo mondiale proprio nella stessa scuderia dell’unico uomo che ha ottenuto risultati simili – Michael Schumacher ovviamente – fino a chi ha ritenuto quanto accaduto un vero tradimento.
Tra colleghi che hanno ritenuto “insensato” questo cambio di casacca ritenendo che Hamilton avrebbe dovuto ritirarsi con indosso la tuta di Mercedes come farebbe una vera bandiera a compatrioti come Ecclestone che hanno detto chiaramente che è impossibile che Hamilton si porti a casa l’ottavo titolo, ci sono alcuni dettagli che fanno storcere il naso ai fans della squadra rossa.
Hamilton e Wolff: un rapporto troppo stretto?
Il rapporto che più di tutti sarebbe dovuto uscire incrinato dal passaggio di Lewis in squadra con Ferrari è in realtà quello che non si è mai rotto del tutto. Dopo dodici anni passati assieme, metà dei quali coronati da un trionfo iridato quello tra Hamilton e Wolff è ben più di un sodalizio sportivo. Si tratta infatti di un vero e proprio rapporto di amicizia, come confermato da entrambi.

Un’amicizia che però non è mai finita. “Ci vediamo spesso. E mi racconta di flirt e ragazze”, dice Wolff alla stampa a proposito del suo rapporto con il pluricampione che guarda caso, in questi giorni è stato accostato a Raye, cantante inglese di cui forse Wolff sapeva già qualcosa. Altri commenti di Lewis non sono piaciuti invece molto ai fans del Cavallino come il: “Sono felice per Mercedes” pronunciato dopo la gara di Montreal che ha visto Antonelli e Russell sul podio…
“Spesso al termine del weekend di gara voliamo insieme a casa insieme a Valtteri Bottas e a George Russell. La ‘banda’ si riunisce. Ho detto chiaramente a Lewis che in pista vogliamo batterti, senza dubbio, ma sono 12 anni che abbiamo un rapporto molto profondo, ci fidiamo l’uno dell’altro”, analizza Wolff con la stampa. Tuttavia, il dubbio sorge spontaneo: non sarebbe meglio che Hamilton in quel tempo facesse team building con Leclerc, Vasseur e company viste le sue prestazioni con la SF-25?






