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Hulk Hogan, ora anche Sylvester Stallone: dolore immenso

La morte di Hulk Hogan ha lasciato un vuoto profondo non solo nel mondo del wrestling e ora si aggiunge anche Sylvester Stallone.

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. In poche ore, la conferma ufficiale della scomparsa di Hulk Hogan ha acceso una valanga di reazioni, ricordi e tributi da ogni angolo del mondo.

Stallone ricorda Hulk Hogan
Scena dal film Rocky III: Sylvester Stallone contro Hulk Hogan (Foto Instagram – sportitalia.it)

È difficile pensare al wrestling senza pensare a lui. Hogan non era solo un atleta, era un’icona culturale, una figura larger than life, un personaggio esagerato, che aveva saputo conquistare il pubblico con il suo carisma, i suoi promo infuocati e quella sua inconfondibile presenza scenica fatta di muscoli, bandane e “brother!” gridati a pieni polmoni.

Hulk Hogan: il dolore di Stallone

Non era raro che Hogan riuscisse a catalizzare l’attenzione anche di chi non seguiva abitualmente il wrestling. La sua fama aveva travalicato i confini del ring, entrando nell’immaginario collettivo grazie a film, serie TV, apparizioni pubbliche e, ovviamente, a quella storica partecipazione in Rocky III che lo fece conoscere a un pubblico ancora più vasto. Era il 1982, e un giovane Hogan interpretava Thunderlips, un campione di wrestling che sfidava Rocky Balboa in un match all’insegna della beneficenza ma anche dello spettacolo puro. Fu lì che nacque il legame con Sylvester Stallone, un’amicizia vera che oggi si tinge di dolore.

Sylvester Stallone parole su Hulk Hogan
Sylvester Stallone con la sua famiglia (Foto Instagram – sportitalia.it)

Proprio Stallone ha voluto ricordare l’amico con parole piene di affetto e nostalgia: “Ho avuto il piacere di incontrare questa brillante personalità e showman quando aveva appena 26 anni,” ha scritto. “Era assolutamente meraviglioso, e la sua incredibile abilità ha reso Rocky III incredibilmente speciale. Mi si spezza il cuore a pensare che non c’è più.” Parole semplici, ma sincere, che racchiudono il senso di perdita condiviso da chi ha conosciuto l’uomo oltre il personaggio.

Perché, senza ombra di dubbio, Hulk Hogan era molto più che una superstar del wrestling. Era un simbolo di un’epoca, una di quelle figure che riescono a rappresentare un’intera generazione. La sua voce roca, i suoi tormentoni, le sue battaglie epiche contro avversari leggendari sono parte di un patrimonio che ha segnato la storia dello sport spettacolo. E oggi, mentre il mondo cerca di metabolizzare la sua assenza, si moltiplicano i messaggi di cordoglio, i video commemorativi, le foto di un passato che appare ora più lontano, più fragile.

Non è facile salutare un’icona. Lo si fa lentamente, a pezzi, scavando tra i ricordi, le emozioni, le frasi dette e quelle che non si diranno mai più. Però una cosa è certa: Hulk Hogan, con tutto il suo essere esagerato, teatrale e profondamente umano, resterà per sempre nella memoria di chi ha vissuto anche solo un momento con lui, sul ring o davanti alla TV.

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