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Juve – Douglas Luiz: sputo fatti

Il calcio è lo specchio della società. E la società cambia, inevitabilmente, sulla scia di usi e costumi che non sempre rispecchiano le tradizioni antiche. Badate a come Douglas Luiz abbia voluto mettersi in mostra per palesare la propria rabbia nei confronti della Juventus: della serie, voi non mi volete? E io non mi presento. Uno “sputo fatti” in tendenza calciofila che si contrappone ai certificati medici – ormai superati – di chi negli ultimi anni ha voluto prendere tempo per non presentarsi in ritiro e forzare l’esito di una trattativa. Qui trattative non ce ne sono e nessuno alla Continassa ne ostacolerebbe lo sviluppo, tutt’altro. Semplicemente, Douglas Luiz ritiene di essere stato trattato male, di non aver trovato mai tutte le condizioni per esprimere il proprio valore e di essere stato messo alla porta in maniera fin troppo facile dalla Juve: così, senza alcuna spiegazione o motivazione, ha deciso di non presentarsi né al raduno né ai primi giorni di allenamento agli ordini di Igor Tudor.
Douglas Luiz in allenamento con la Juventus
Douglas Luiz in allenamento con la Juventus (Fonte immagine: Juventus.com)
Douglas Luiz dovrebbe rientrare a Torino nei prossimi giorni, almeno questo lo ha fatto sapere attraverso il proprio entourage: per la Juve è in uscita e la spaccatura ormai è totale, il suo futuro dovrebbe essere ancora in Premier League e ovunque vada per gli uomini della Continassa va bene, purché tolga il disturbo e azzeri il conto economico a lui intestato (è il secondo giocatore più pagato della rosa). Si tratta dell’ennesimo errore da matita blu commesso dalla Juve negli ultimi anni: mai un giocatore chiave del passato si sarebbe permesso a essere un esempio così negativo, ma i tempi cambiano e bisogna riconoscere il potere che oggi riescono a esercitare sui club giocatori e agenti. Vlahovic, per esempio, è nelle condizioni di puntare i piedi e rimanere fino alla fine del contratto: a meno che la Juve non gli prospetti una via d’uscita davvero conveniente. Mentre Weah, che si è promesso al Marsiglia, non ha alcuna intenzione di accettare altre destinazioni.
Vlahov
Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus
I club sanno e ormai si adeguano. Del potete dei calciatori quasi ne fanno un’arma propria. E così, se è vero che la Juve rischia di perdere a zero Vlahiovic, bisogna riconoscere che il club bianconero da uno scenario simile ne ha ricavato il colpo per l’attacco: ovvero David. Mentre sulla scelta convinta del club, la Juve ha fatto leva per chiudere a condizioni migliori Conceicao e sta provando a fare lo stesso per assicurarsi ancora Kolo Muani. Per la stessa logica, dunque, nessuno può irrigidirsi se il Marsiglia prova a fare la stessa cosa per sfilare Weah. Anche perché – e qui la Juve impeccabile non è – il club francese ha pareggiato l’offerta che i bianconeri avevano accettato dal Nottingham Forest, prima che il giocatore decidesse di puntare i piedi e rifiutare la destinazione e che alla Continassa – nel girone di qualche giorno – decidessero che 15 milioni son pochi e che per cederlo ne servono almeno 20. È evidente che sia solo il gioco delle parti di tendenza.
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