Ignazio La Russa, presidente del Senato è intervenuto a SportitaliaMercato e ha parlato anche della situazione del calcio italiano. Ecco le sue parole.

Sulla vicenda Lookman
Sulla situazione Lookman: “Io non ho sentito ne Percassi ne Marotta dire che il problema nella trattativa per Lookman sia il fatto che l’Inter abbia parlato prima con il calciatore che con l’Atalanta. Siccome non è l’Inter che ha parlato con direttamente con il calciatore ma sono i suoi procuratori ad aver parlato con l’Inter l’Atalanta non ha motivo di offendersi“. Ancora su Lookman-Inter: “Credo che il problema sia che l’Atalanta non ha tutta sta voglia di vendere il calciatore e abbia deciso di vendere a caro prezzo la pelle. Poi bisogna vedere quale sia questo caro prezzo e la volontà del calciatore. Io credo abbia fatto bene Lookman a non entrare a gamba tesa ma credo sia chiaro che la sua volontà sia quella di andare all’Inter. Per quello considero più ragionevole che le due società trovino un’accordo. Se poi non fosse possibile non c’è solo Lookman, l’Inter ha vinto molto anche senza Lookman. Nell’ultimo campionato sarebbe bastato avere Pio Esposito per vincere. Anche se tutti noi interisti saremmo felici di avere l’Atalantino l’anno prossimo con noi”.

Su San Siro
Sulla vicenda San Siro: “Non va a finire benissimo come si pensava. Io sono sempre stato del pare che fosse indispensabile un nuovo stadio per entrambe. Ma anche che fosse un peccato abbattere un monumento come San Siro che tutto il mondo conosce e ci invidia. A Milano dopo il Duomo e la Scala la terza cosa che al mondo conoscono è San Siro. Avevo fatto una proposta sfruttando il lavoro di architetti bravi per costruire uno stadio vicino San Siro. Questa pubblicità non è stata accolta perché credo che ci sia un interesse anche per l’area di San Siro e non solo per lo stadio. Per cui mi trovo nella difficoltà di dire cosa conviene sacrificare? Ai posteri l’ardua sentenza”. Sulla scadenza del 10 Novembre: “Finisce che non si abbatte San Siro, non che non si potrà fare un nuovo stadio. Io mi auguro che trovino prima una soluzione. Ma in ogni caso non finisce tutto“.
Su Galliani Presidente del Milan: “Sarebbe un’ottimo Presidente del Milan, perché ama il calcio e il Milan e quindi un Presidente appassionato e che sa di calcio fa bene al nostro calcio“.

Sul calcio italiano
Sulla situazione del calcio italiano: “Se la politica intervenisse nel calcio come dice lei sarebbe un entrare a gamba tesa. Io più volte ho sentito come l’autonomia del mondo sportivo vada preservata e aiutata, io credo che il mondo del calcio debba aiutarsi prima di tutto. Aiutati che dio ti aiuta. Poi quando hai fatto uno sforzo chiedi qualche norma che ti possa aiutare ma sperare che la politica aggiusti il mondo dello sport o del calcio. Non ha funzionato con il Coni. Credo che non dobbiamo aspettarci che sia la politica a metterci le pezze, credo che la Federazione è la Lega. Io per esempio ho detto, vogliamo studiare la possibilità di consentire che ogni squadra tesseri quanti stranieri vuole, per lo meno europei ma obbligare a schierare sempre in campo almeno 4-5-6 italiani. Si può fare? Secondo me tecnicamente si può fare. Vogliamo provare anziché avere 3 gironi in Serie C ad averne 2 e garantire che le squadre che partecipano possano iscriversi.
Lo può fare la Federazione anche senza la politica. Poi magari dice alla politica mi aiuti sulla tassazione e questo li avete ragione si può ragionare. La politica interverrà quando il mondo del calcio si è già regolato da solo. Altrimenti avrebbe le critiche al contrario. Stai intervenendo dove non ti spetta. Il governo non può dire non ci sono più 3 gironi di Serie C. Il governo può avere un’interlocuzione di domanda, un’interlocuzione con il ministro dello sport di interesse, su questo insisterò sempre. Una cosa l’interlocuzione un’altra è prendere le decisioni per il mondo dello sport. Non è detto che finirebbe meglio oltretutto, perché non è detto che la politica farebbe scelte migliori, chi lo sa”.
Su Chivu e gli ultras
Su Chivu: “E’ un grande interista, lo abbiamo applaudito da giocatore, ha dimostrato di saperci fare con i giovani, in poche gare ha salvato il Parma. E’ una scommessa lo capisco ma è una di quelle scommesse che si possono facilmente vincere. Almeno io me lo auguro“.
Sugli ultras: “Io sto dalla parte degli ultras sani, ce ne sono tanti. Credo che uno stadio senza giovani che cantano e fanno i cori sarebbe triste. Ma sto con la società e con la procura quando dice che le curve non deve essere un luogo dove commettere reti o fare affari di malaffare. Credo che si stia procedendo forse troppo drasticamente ma si sa che quando si vuole tagliare un ramo secco a volte si taglia anche qualcosa in più. Meglio comunque un pezzo in più che un pezzetto in meno“.






