Non lo si vede in campo da ormai un mese. Le sue condizioni fisiche sono un mistero, così come le sue apparizioni pubbliche restano sparute se non assenti. Berrettini ha l’atteggiamento di uno che ha mollato il tennis.
C’era un tempo in cui Matteo Berrettini incarnava la speranza più credibile del tennis azzurro: un finalista a Wimbledon, capace di mettere in difficoltà anche Novak Djokovic sul centrale, un big server temuto e rispettato. Oggi, quel ragazzo sembra intrappolato in un ciclo di promettenti ripartenze e bruschi stop. E ogni rientro, anziché rilanciarlo, appare come un nuovo tentativo incompiuto. Il 2025 era iniziato anche con segnali incoraggianti. Berrettini ha disputato regolarmente gli Australian Open, superando Cameron Norrie in un match solido prima di arrendersi in quattro set al giovane Holger Rune.
Da lì, il calendario ha preso ritmo: Rotterdam, Doha, Dubai, Indian Wells, Miami, con qualche lampo interessante – su tutti la vittoria contro Djokovic a Doha – ma anche uscite premature e sconfitte dolorose. A Montecarlo è arrivata una grande vittoria su Zverev, seguita però da una sconfitta netta con Musetti. A Roma, il Centrale lo ha visto uscire di scena subito, travolto da Ruud.

Un’altalena tecnica e fisica. A ogni striscia positiva seguono ricadute o picchi di discontinuità. Eppure, sul piano del gioco, Berrettini ha mostrato lampi del suo repertorio: servizio incisivo, dritto esplosivo, solidità mentale. Ma il suo tennis vive di continuità, di ritmo, di fiducia. E proprio questi tre elementi, nel 2025, sembrano i più fragili. La sconfitta al primo turno di Wimbledon contro Majchrzak è stata il simbolo di un’annata in chiaroscuro. Oggi, fuori dalla Top50, il suo ranking è il riflesso di un talento che non trova pace. Le voci su un possibile ritiro si fanno quindi più insistenti, soprattutto dopo che The Hammer ha trovato l’amore.
Vanessa Bellini e l’altra vita di Berrettini: meno campo, più riflettori
Mentre sul campo si accumulano dubbi e interrogativi, fuori dal campo Matteo Berrettini torna protagonista per ragioni extra-sportive. Da settimane si parla della sua relazione con Vanessa Bellini, ballerina classe 2003, ex volto di “Amici” e oggi parte del corpo di ballo ufficiale di Marracash. Secondo quanto raccontato dalla sorella, Jessica Bellini, i due si sono conosciuti a Torino durante un concerto del rapper a giugno. Da lì, la scintilla è scattata. Le prime foto sono arrivate da Portofino, dove la coppia è stata paparazzata poco dopo Wimbledon. Ma il gossip ha presto lasciato spazio alla conferma ufficiale: Matteo è stato presentato ai genitori, ha fatto visita alla famiglia Bellini a Novara, e viene descritto come un ragazzo “serio, riservato, molto tranquillo”. Un legame che sembra procedere in modo spedito, al punto che l’ambiente familiare è già stato coinvolto.

Il punto, però, è un altro: mentre l’amore occupa le pagine di cronaca rosa, il tennis resta in stand-by. È legittimo che un atleta coltivi la propria felicità personale, ma nel caso di Berrettini si fa strada un interrogativo sempre più diffuso tra addetti ai lavori e tifosi: l’amore ha preso il posto della competizione? In una fase così delicata, dove ogni torneo conta per recuperare posizioni e fiducia, l’assenza di aggiornamenti concreti sul suo stato fisico lascia spazio a speculazioni. Berrettini non gioca dal 30 giugno e ha dato forfait anche al Master 1000 di Cincinnati. Nessuna comunicazione ufficiale, nessun piano noto per il rientro. La sensazione è che il tennista stia prendendo tempo, forse per curarsi, forse per riflettere. O forse per lasciar parlare altri aspetti della sua vita. Il rischio è quello di perdersi per strada, mentre la nuova generazione avanza e il circuito ATP non aspetta nessuno.






