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Valentino Rossi, l’annuncio devasta Bagnaia: che botta

Non si può. dire che per Pecco Bagnaia questa sia una stagione memorabile, almeno non nella prima parte già messa alle spalle. Per lui piove sul bagnato, dopo l’annuncio devastante.

Nella pausa estiva della MotoGP, il silenzio dei motori è rotto solo da riflessioni e confronti che bruciano. Da una parte, il team VR46 Racing continua a crescere lentamente, passo dopo passo, affermandosi come una realtà sempre più stabile nel panorama della classe regina. Dall’altra, la Ducati ufficiale, guidata da Francesco Bagnaia, sembra smarrire quella brillantezza che ne aveva fatto il punto di riferimento assoluto fino alla scorsa stagione. Il distacco dal leader Marc Marquez, in sella a una versione praticamente perfetta della Desmosedici Gresini, aumenta di gara in gara, e con esso anche le incertezze sul rendimento del pilota torinese.

Valentino Rossi
Valentino Rossi, l’annuncio devasta Bagnaia: che botta – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il mondiale 2025 è entrato in una fase in cui le gerarchie non sono più scritte nei box, ma disegnate sul cronometro. E se l’italiano alterna terzi e quarti posti con troppa regolarità per un campione del mondo, il sorpasso psicologico sembra ormai compiuto. Marquez appare insaziabile, e la sensazione è che Bagnaia stia affrontando una stagione più in difesa che all’attacco. Il GP di Brno ha confermato la tendenza: un altro quarto posto, utile ma non sufficiente a rientrare realmente nella corsa al titolo. E mentre a Borgo Panigale ci si interroga sulle cause di questo calo, un’altra storia si sta scrivendo sottotraccia. Una storia che profuma di gioventù, di sfacciataggine, e di futuro.

Acosta e Aldeguer, le nuove onde che agitano le acque del paddock

A parlare è stato Alessio “Uccio” Salucci, team director della VR46 Racing e braccio destro di Valentino Rossi, intervenuto nel podcast Appuntamento al parco chiuso. Con la consueta lucidità, ha delineato una fotografia nitida del presente e del futuro: “Con Acosta c’è stato un interessamento reciproco, ma non ho mai perso la lucidità e la concentrazione su Franco Morbidelli. È un pilota che mi piace molto. Mi piacerebbe anche andare avanti con lui”. Al momento però, l’unico pilota sicuro di un posto in squadra per il 2026 sembra essere Fabio Di Giannantonio. Salucci ha poi acceso i riflettori sui due nomi che potrebbero riscrivere gli equilibri della MotoGP: Pedro Acosta e Fermín Aldeguer. “È un pilota fortissimo (Acosta, ndr) e molto giovane. Deve ancora dimostrare, ma si vede che è uno di quelli che ha qualcosa in più degli altri. Insieme ad Aldeguer è uno dei talenti più giovani e forti della MotoGP”.

Pecco Bagnaia
Acosta e Aldeguer, le nuove onde che agitano le acque del paddock – Sportitalia.it (screen Youtube)

Tali dichiarazioni arrivano in un momento tutt’altro che casuale: a Brno, Acosta ha chiuso sul podio con un terzo posto, Aldeguer quinto. Proprio tra loro si è inserito Bagnaia, quarto, quasi simbolo di un passaggio di consegne già in atto. Uccio non nasconde l’ammirazione per l’atteggiamento aggressivo di Acosta: “Ha il guizzo, è uno che vedi che è un po’ sfrontato, non ha paura di avere Marquez vicino. Non vuol dire essere maleducati, è uno che ha il giusto rispetto degli avversari, ma se deve fare un’entrata la fa, chi c’è, c’è. Frena forte. Da il gas presto. È uno veramente forte”. E conclude con un avvertimento che suona come una previsione: “Se rimane concentrato e non si perde, secondo me tra lui e Aldeguer per gli altri rimarrà poco, tra qualche anno”.

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