Home » Basket » Paura Fontecchio, addio all’NBA: così torna in Italia

Paura Fontecchio, addio all’NBA: così torna in Italia

Dopo 3 anni nel nuovo continente, Simone Fontecchio dice addio al massimo campionato di basket. L’ex Virtus Bologna è pronto a tornare in Italia.

Il nome di Simone Fontecchio è diventato familiare agli appassionati di NBA a partire dall’estate del 2022, quando il talento italiano ha firmato con gli Utah Jazz, approdando per la prima volta nel campionato nordamericano dopo l’esperienza in Europa.Dopo due stagioni con la maglia dei Jazz (dove ha preso progressivamente rotazione, passando da poco più di 14 minuti di media a 23 minuti e quasi 9 punti a partita), è stato scambiato ai Detroit Pistons all’inizio del 2024. La stagione nella Motor City è stata altalenante: all’inizio considerato riserva, ha trovato continuità, toccando picchi da 15,4 punti di media in una breve parentesi da titolare. La sua media offensiva si è attestata attorno ai 5,9 punti in 16,5 minuti sul campo, con quasi tre rimbalzi per partita. Numeri modesti, ma che ne evidenziano la versatilità e il contributo nel ruolo da ala piccola, con ottime percentuali al tiro.

Simone Fontecchio
Paura Fontecchio, addio all’NBA: così torna in Italia – Sportitalia.it (screen Youtube)

Da luglio 2025 è parte dei Miami Heat, ceduto nel contesto dell’operazione per portare Duncan Robinson a Detroit, in un sign‑and‑trade strategico per entrambe le franchigie. Fontecchio percepirà circa 8,3 milioni di dollari per la prossima stagione, un contratto garantito che conferma il giudizio tecnico sulla sua affidabilità. Ma sul finire di agosto, la sua permanenza sulla costa Est potrebbe essere già in bilico. Se non farà in tempo a mostrare il suo valore, Fontecchio rischia seriamente di salutare l’NBA: per lui cominciano a intravedersi due scenari. Il primo: lo svincolo con opzione di ritorno in Europa. Il secondo: un annuncio anticipato della fine del suo ciclo negli Stati Uniti. Nonostante l’esperienza accumulata e le doti tecniche, la sua carriera NBA potrebbe subire una brusca sterzata, mentre a oltre 27 anni il tempo di affermarsi definitivamente potrebbe non essere più dalla sua parte.

Miami pensa alla Stretch provision: la clausola che mette a rischio il futuro Fontecchio

La svolta arriva dalla Florida, dove alcuni media locali parlano di una possibile attivazione della stretch provision da parte dei Miami Heat. Si tratta di una clausola contrattuale prevista dal salary cap NBA che consente a una franchigia di tagliare un giocatore con contratto garantito e spalmare il pagamento residuo su un periodo più lungo, riducendo l’impatto economico sul singolo anno. Nel caso di Fontecchio, il contratto da circa 8,3 milioni di dollari residui può essere esteso su tre stagioni. Ciò significa che Miami pagherà circa 2,7 milioni l’anno per tre anni, liberando spazio salariale immediato e alleggerendo il limite del lusso e del “repeater tax”. Ma la contropartita è chiara: il giocatore viene tagliato, diventa free agent e può cercarsi una nuova casa, sia in NBA sia in Europa.

Pallone Basket
Miami pensa alla Stretch provision: la clausola che mette a rischio il futuro Fontecchio  – Sportitalia.it (screen Youtube)

Per il club di Miami, la decisione va presa entro il 29 agosto, data ultima per procedere formalmente. I dirigenti stanno valutando l’impatto sul roster: la squadra mira a evitare di pagare penali economiche severe, e la presenza di Fontecchio sul bilancio annuale potrebbe ostacolare nuove operazioni. La formula “stretch” è una via di fuga tecnica: lui percepirà comunque un ingaggio degno, ma non giocherà più con la squadra. La decisione finale dirà tanto sul valore che gli Heat attribuiscono al suo contributo. Se Fontecchio verrà tagliato, potrà firmare con una franchigia in cerca di un rinforzo tattico, oppure valutare un rientro in Europa: il suo curriculum (tra Olimpia Milano, Virtus Bologna, Baskonia e Alba Berlino) lo renderebbe appetibile per squadre top del Vecchio Continente.

Change privacy settings
×