A Cincinnati il verdetto del primo turno è stato chiaro. Sinner e Alcaraz hanno archiviato la pratica come previsto, ma ora il torneo americano per l’altoatesino è diventato un incubo.
Archiviata senza troppi patemi la pratica Daniel Elahi Galan, Jannik Sinner ha messo il primo mattoncino nel Masters 1000 di Cincinnati. Un doppio 6-1 in appena 59 minuti che ha spazzato via ogni possibile incertezza sull’esordio dell’attuale numero uno del ranking ATP. L’altoatesino, campione in carica del torneo dopo il trionfo del 2024, ha confermato lo stato di forma che lo accompagna dall’inizio della stagione, fatta di successi pesanti e di una continuità invidiabile. Ad attenderlo nei sedicesimi ci sarà il canadese Gabriel Diallo, attualmente numero 33 del mondo, avversario ostico e capace di mettere in difficoltà anche nomi ben più altisonanti. Un test utile per capire quanto il ritmo partita di Sinner sia già salito dopo il periodo di riposo successivo alla vittoria a Wimbledon.

Intanto, dall’altra parte del tabellone, anche Carlos Alcaraz ha fatto il suo dovere, superando Damir Dzumhur in un match meno scontato di quanto dica il punteggio. La rivalità tra i due talenti resta uno dei temi caldi del circuito, con tifosi e appassionati che già pregustano la possibilità di una nuova finale tra il numero uno e il numero due del mondo. Due stili diversi, due personalità distinte, ma un unico filo conduttore: la voglia di dominare il tennis mondiale per i prossimi anni…e il golf.
Sinner, tra golf e risate: “Meglio evitare di sfidare Alcaraz”
Fuori dal campo, però, c’è anche spazio per il relax. E a Cincinnati, come ha raccontato lo stesso Sinner, le opzioni non sono poi così tante. Non c’è molto altro da fare qui, a parte il golf – ha confessato sorridendo il campione altoatesino ai microfoni di Tennis Channel dopo il match con Galan. L’idea di concedersi qualche buca durante la giornata di pausa non lo spaventa, anche se l’azzurro non si considera affatto un professionista con la mazza in mano: “Non sono un buon giocatore di golf, ma mi piace fare cose diverse. Nel mio giorno libero magari giocherò un paio di buche e, se qualche pallina finirà tra le auto, sappiate che è colpa mia”.

Tra i potenziali avversari in un’ipotetica partita, Sinner ha già escluso un nome: quello di Carlos Alcaraz. Sicuramente non giocherò contro Carlos, è troppo forte per me – ha ammesso ridendo, preferendo la compagnia dei membri del suo team per sfide più alla portata. Un siparietto leggero, che conferma come la rivalità in campo tra Sinner e Alcaraz sia intensa, ma fuori dal rettangolo verde-blu ci sia anche spazio per la complicità e il divertimento. E chissà che tra un drive sbagliato e un putt mancato, l’azzurro non trovi anche il modo di ricaricare le pile in vista di una possibile nuova finale da sogno.






