Dopo i grandi risultati dell’ultimo quadriennio per Tamberi, questo 2025, non è sicuramente l’anno migliore. L’ultima batosta ha lasciato i fan di stucco.
Gianmarco Tamberi è, senza dubbio, una delle icone dell’atletica italiana: oro olimpico a Tokyo 2020, campione mondiale outdoor nel 2023, e più volte vincitore della Diamond League. Il suo primato personale di 2,39 m è record nazionale ancora imbattuto, e la sua personalità “mezza-barba” lo rende riconoscibile in ogni competizione. Tuttavia, la stagione 2025 si sta rivelando particolarmente complicata per Tamberi. Dopo un avvio ritardato a causa di una lunga riabilitazione al ginocchio, la sua preparazione è partita in ritardo rispetto alle stagioni precedenti: la sua miglior prestazione outdoor è di 2,16 m, realizzata a Roma a giugno, rispetto ai 2,37 m dell’anno passato. Nelle tappe della Diamond League, i suoi salti sono in calo: l’ultimo salto a Chorzów (Polonia) ha fruttato solo 2,14 m, con un piazzamento in fondo alla classifica, sintomo di un periodo atletico tutt’altro che brillante.

Questo declino si inserisce in un contesto fisico e mentale impegnativo: diventare papà solo pochi giorni prima della gara ha aggiunto a Tamberi una gioia immensa, ma anche ulteriori stress emotivi e logistici. Saltare una gara importante di livello mondiale, pur dopo aver dato la parola all’organizzazione e al suo team, dimostra il carattere dell’azzurro, ma fa emergere anche quanto la sua forma attuale sia lontana dai livelli già visti. Il confronto con i suoi momenti migliori è duro: con prestazioni come 2,36 m ai Mondiali, 2,37 m agli Europei o l’oro olimpico con la stessa misura, il decadimento di rendimento nella stagione 2025 è evidente. Il campione marchigiano, insomma, sta attraversando una fase complicata, in cui la testa, il fisico e la tecnica ancora non dialogano. In questo contesto, la preparazione verso Los Angeles 2028 rappresenta un obiettivo a lungo termine, potenzialmente più realistico rispetto all’impegno imminente.
Mondiali di Tokyo a rischio, Tamberi: “Sono molto indietro”
Alla fine della gara di Diamond League a Chorzów, Gianmarco Tamberi ha espresso il timore che andare ai Campionati mondiali di Tokyo possa essere una vera e propria forzatura. Ha spiegato che il ritardo nella preparazione, causato dalla riabilitazione al ginocchio, ha compromesso la sua condizione atletica. Sono molto indietro e si vede nella tecnica – ha detto, lasciando aperto il dubbio sulla sua partecipazione. L’azzurro ha ammesso di sentirsi stanco, emotivamente provato ma determinato, e ha sottolineato che la scelta non sarà affrettata né presa in solitudine. Non deciderò subito dopo una gara e non da solo – ha precisato, riferendosi alla necessità di confrontarsi con il suo staff tecnico e personale per valutare se ha senso cercare di recupere in vista dei Mondiali.

Questa onestà, rara nel mondo dello sport ad alto livello, mette al centro il vero tema: fare la scelta giusta per se stesso, piuttosto che inseguire un traguardo a tutti i costi. Se non dovesse vedere margini per riprendersi fino a Tokyo, Tamberi è pronto a rinunciare, concentrandosi invece su un lavoro metodico per arrivare in condizioni migliori a Los Angeles 2028, ben consapevole che i prossimi anni possono essere ancora ricchi di occasioni. In sostanza, per Tamberi, questo Mondiale non è una scommessa: “Se non vedo di poter svoltare la situazione, anche con più pressione, continuo per il 2028.” È una dichiarazione di lucidità sportiva e mentale che premia la professionalità e l’amore per lo sport, ponendo al centro non il risultato a ogni costo, ma il percorso graduale verso un ritorno ai massimi livelli.






