Lo stato di salute di Jannik Sinner, dopo la finale di Cincinnati, sta preoccupando tutto l’ambiente e l’atleta stesso. Ora è arrivato anche un parere medico allarmante.
Jannik Sinner ha vissuto una delle serate più amare della sua carriera, e non certo per motivi sportivi. La finale del Masters 1000 di Cincinnati contro Carlos Alcaraz si è chiusa dopo appena cinque game, con il numero uno al mondo costretto al ritiro per un malessere improvviso.

L’azzurro ha lasciato il campo visibilmente provato, tra lo sconcerto dei tifosi e la preoccupazione crescente dell’ambiente tennistico. Non è stata una sconfitta tecnica, ma una resa fisica che ha lasciato strascichi evidenti. Quella andata in scena in Ohio resterà impressa come una “non-finale”, figlia di una settimana in cui le temperature torride e le condizioni meteo estreme hanno falcidiato il tabellone.
Sinner ha resistito a lungo, combattendo match durissimi e portando a casa vittorie epiche, fino al momento in cui il suo corpo ha detto basta. Il ritiro non è stato un segnale di debolezza, ma di lucidità: arrendersi per preservare il fisico in vista del vero obiettivo, gli US Open, al via tra pochi giorni a New York. Ma proprio lo Slam americano ora è a rischio. Campione in carica, Jannik sogna il bis, ma per farlo dovrà rimettersi in sesto in tempi record. Le sue parole nel post-gara hanno aumentato l’apprensione: “Da ieri non mi sentivo bene, speravo di migliorare nella notte e invece sono peggiorato”. Non un semplice calo di tensione, quindi, ma un malessere serio, che lo ha costretto a rinunciare anche al doppio misto di New York.
Collasso Sinner, il parere medico: “Stress e caldo, un mix pericoloso. Ma forse è un virus”
A cercare di fare chiarezza sullo stato fisico di Sinner è intervenuto il medico fisiatra Andrea Bernetti, segretario generale della Simfer, in un’analisi lucida che ha messo insieme elementi ambientali, sportivi e sanitari. Il giocatore è arrivato in finale dopo un percorso estenuante e ha trovato un caldo opprimente, amplificato dall’orario di gioco. La combinazione tra stress fisico e temperature elevate rappresenta un rischio concreto per qualunque atleta – ha spiegato l’esperto. Non si tratta solo di stanchezza. Bernetti ha avanzato anche un’ipotesi virale come possibile causa del malessere che ha colpito l’altoatesino già dalla giornata di domenica: “È chiaro che si tratta solo di ipotesi, ma il fatto che Sinner si sentisse male da oltre 24 ore fa pensare anche a un disturbo di origine virale”.

Un quadro che, al di là delle analisi superficiali, apre scenari delicati in vista del rush finale della stagione. Il consiglio del fisiatra è chiaro: prudenza. Non avrebbe senso rischiare aggravamenti in una situazione simile – ha concluso, auspicando che Sinner possa recuperare pienamente nel più breve tempo possibile. La priorità resta la salute, e se dovesse servire rinunciare al torneo di Flushing Meadows, sarà una decisione difficile ma comprensibile. Perché perdere una battaglia oggi, può voler dire vincere la guerra domani.






