Mentre nella pokeroom del Casino Barcelona è in corso la prima edizione del PS Open – il nuovo tour che ha sostituito gli eventi national legati all’EPT – la memoria non può fare a meno di tornare a ciò che è andato in archivio.
Parliamo dei circuiti Italian Poker Tour, Eureka, Estrellas, UK & Ireland Poker Tour e France Poker Series. Tutti hanno lasciato ottimi ricordi tra gli appassionati europei, perché erano la versione ridotta del più impegnativo – per livello di gioco e di budget – European Poker Tour. In altre parole, quei tour offrivano a molte persone la chance di partecipare a tornei di poker di alto livello e qualità, organizzati in location prestigiose. E’ l’eredità di cui oggi si fa carico il PS Open.
Il più internazionale di tutti i tour national è stato probabilmente l’Estrellas. Vuoi per la dimensione della Spagna, che offre svariate zone climatiche godibili a seconda delle stagioni, vuoi per l’atteggiamento festoso e disponibile dei suoi abitanti, senza dimenticare il costo della vita abbordabile e soprattutto la grande offerta di case da gioco legalizzate, le tappe dell’Estrellas sono sempre state frequentate da giocatori provenienti da tanti Paesi diversi.

Il tour spagnolo è durato dieci stagioni, dal 2010 al 2024, con l’aggiunta di tre annate (2017-2019) in cui è andato in scena solo a Barcellona, all’interno dell’European Poker Tour. 38 sono in tutto le tappe disputate che hanno toccato Malaga, Alicante, Madrid, San Sebastian, Ibiza, Valencia, Barcellona, Siviglia, Marbella, Castellòn e perfino Malta, quest’ultima ospite della “combinata” Estrellas/UKIPT per il Summer Poker Festival 2022.
E poi ci sono i nomi di alcuni giocatori che hanno iniziato le proprie carriere professionistiche vincendo un Main Event dell’Estrellas Poker Tour Main. I più famosi sono Adrian Mateos, primo a Madrid nel 2013, e lo scozzese Ludovic Geilich, campione a Marbella nello stessa annata. Senza dimenticare le vittorie più recenti a Barcellona di Rick van Bruggen (2022) e Lucien Cohen (2023).
L’Italia ha lasciato il segno due volte. Federico Castiglioni ha catturato il ME Estrellas a Siviglia, nel 2023. 11 anni prima, però, un altro italiano aveva battezzato la prima edizione dell’Estrellas più prestigioso, quello di Barcellona.
Un giocatore che ha scritto una pagina di storia sia per l’Italia che per la Spagna, che è stato protagonista nella fase del primo boom del poker e che poi ha progressivamente ridotto la sua presenza ai tavoli per dedicarsi ad altro. Oggi, forse, non sono in molti a conoscerlo: si chiama Lorenzo Sabato.
IL TORNEO
E’ il 15 agosto 2012 quando a Barcellona inizia il primo Main Event dell’Estrellas Poker Tour. Al torneo si iscrivono 1.036 giocatori che pagano €1.100 ciascuno, per un prizepool finale di €1.004.940. Attenzione: abbiamo detto giocatori non entries, perché in quel periodo non ci si può reiscrivere, si gioca ancora in modalità freezout!
Sono cinque giorni intrisi di poker, una sfida serrata per chi vuole arrivare in fondo. Il primo step importante è lo scoppio della bolla che manda a premio 128 giocatori. In 80ma posizione si ferma Marco Della Tommasina, anche lui un pioniere del poker in Italia. Poco più avanti (60° posto) arriva lo stop anche per un giovane Raffaele Sorrentino, che cinque anni più tardi solleverà a Montecarlo la preziosa picca del Championship Main Event.
Lorenzo Sabato, alias “bovediroma” come da nickname online, invece resiste grazie a un gioco aggressivo con evidenti venature loose. Insomma, uno stile alla Dario Minieri, fatto di attacchi frequenti che servono soprattutto a rendere difficile la lettura del gioco agli avversari.
Le eliminazioni proseguono, fino alla fine del Day4, quando in sala rimangono gli ultimi 9. Il player romano arriva al final table con il terzo stack, ma già dalle prime mani lascia intuire chi comanderà il gioco: con piglio aggressivo e deciso, domina i rivali e scala fino alla leadership.
“Gioca tutte le mani“, o quasi, racconterà poi Domenico Gioffrè su Assopoker.com. In effetti è così, Sabato dà spettacolo aprendo praticamente ogni mano e togliendo ritmo ai suoi avversari, senza dimenticare la concretezza quando serve. Raggiunta la fase 4-handed, il bovediroma ingaggia una serie di duelli con Andrey Demidov. Il russo non si fa però impressionare ed è protagonista di una dura schermaglia per la chiplead. L’italiano reagisce con carattere, dimostrando abilità sia nella situazioni deep stack che nei momenti di pressione.
Quando il quarto della graduatoria, lo spagnolo Miguel Mora, viene eliminato, restano solo Demidov, lo svedese Niclas Svensson e Sabato. L’azzurro elimina Svensson e si appresta ad iniziare da chipleader un testa a testa che promette scintille. In realtà, il romano gioca (e vince) l’heads-up nel giro di poche mani.







