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Alcaraz, esplode la bomba: panico agli Us Open

Il 26 agosto Alcaraz sarà chiamato ad affrontare Opelka, ma a Flushing Meadows è successo qualcosa di inaspettato, degno di un film hollywoodiano con tutti i crismi.

Gli US Open 2025 si aprono con l’ombra di una grande attesa: rivedere in campo l’ennesimo duello tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Lo spagnolo, arrivato a New York dopo il successo a Cincinnati, sa che molti occhi sono puntati su di lui. La vittoria nel Masters 1000 è arrivata in circostanze particolari, con Sinner costretto al ritiro a causa di un virus, e lo stesso Alcaraz ha riconosciuto che, pur trattandosi di un titolo, manca il sapore del confronto diretto vinto sul campo. Una sorta di “non finale”, che ha lasciato il campione iberico con la voglia di dimostrare ancora una volta la propria superiorità nelle sfide dirette. Il tabellone dell’ultimo Slam della stagione non gli fa sconti. Al primo turno Alcaraz debutterà contro lo statunitense Reilly Opelka, giocatore ostico per via del servizio e dei colpi potenti, soprattutto su una superficie rapida come quella di Flushing Meadows.

Alcaraz, esplode la bomba: panico agli Us Open – Sportitalia.it (screen Youtube)

In prospettiva, la strada si complica ulteriormente: nel suo lato del tabellone ci sono avversari di altissimo livello come Novak Djokovic, che potrebbe incrociare in semifinale, oltre agli americani Taylor Fritz e Ben Shelton, sempre pericolosi davanti al pubblico di casa. È chiaro che il torneo newyorkese si presenta come un vero banco di prova per lo spagnolo, che difende il titolo e deve reggere l’urto delle aspettative. La possibilità di un incrocio con Sinner è concreta solo in finale, e da settimane i tifosi del tennis mondiale sognano quel confronto. Dopo il duello epico a Wimbledon e il mancato appuntamento a Cincinnati, un altro scontro sull’Arthur Ashe Stadium avrebbe un valore enorme, sia tecnico che emotivo, che di ranking. Per Alcaraz, confermarsi re di New York significherebbe rafforzare ulteriormente la sua leadership e scavalcare Sinner come primo della classe. Ma non c’è solo il tennis a Flushing Meadows, perché Alcaraz ha timore di essere intercettato…

US Open, Alcaraz spiazzato: timore di “occhi indiscreti”

Al di là delle ambizioni sportive, le ultime ore hanno raccontato un curioso retroscena che riguarda proprio la preparazione di Carlos Alcaraz. Durante una sessione di allenamento con il russo Karen Khachanov, lo spagnolo si è accorto della presenza di una “practice cam”, una telecamera di servizio che riprendeva la zona in cui era sistemata la sua panchina. Un dettaglio che non gli è affatto piaciuto. Alcaraz, sorpreso dall’inquadratura, ha subito gesticolato verso i membri del suo staff, chiedendo loro di tacere e di non discutere nulla di tecnico o tattico. Il timore del numero due del mondo era che, attraverso le riprese e l’audio, qualche dettaglio della sua preparazione potesse finire all’orecchio di avversari o addetti ai lavori non autorizzati. Per un professionista del suo livello, anche una singola informazione sulle strategie può diventare un’arma in più per chi lo affronta.

Carlos Alcaraz
US Open, Alcaraz spiazzato: timore di “occhi indiscreti” – Sportitalia.it (screen Youtube)

L’episodio si è verificato perché lo spagnolo, inizialmente seduto al centro del campo, aveva poi spostato la panchina in una zona d’ombra per ripararsi dal sole. Proprio lì, sopra la sua testa, era collocata la videocamera. Una coincidenza che lo ha colto di sorpresa e che lo ha spinto a interrompere i dialoghi con il team. Non si tratta di paranoia, ma di una cautela comprensibile: negli US Open ogni dettaglio conta, e la tensione del torneo porta i giocatori a proteggere ogni aspetto della propria preparazione. Alla fine la sessione con Khachanov è proseguita regolarmente, ma il gesto di Alcaraz è diventato un segnale che ha scatenato anche molte reazioni social.

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