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Quanto costa mantenere un team di Formula Uno? I costi sono assurdi, la cifra folle

Ma quanto costa davvero mantenere un team di Formula Uno al giorno d’oggi? Ecco perché è diventato ancora più uno “sport elitario”. 

Da sempre e per sempre la Formula Uno è considerato uno sport per “gentiluomini” anche se, a voler dire le cose come stanno, dovremmo dire che è uno sport per ricchi e per nababbi. E che negli anni, complici gli avanzamenti tecnologici, gli ingaggi sempre più elevati per i piloti e il costo generale della vita, non ha fatto altro che diventare ancora più esoso per le parti coinvolte.

F1 Soldi euro
Quanto costa una squadra di Formula Uno? – www.SportItalia.it

La domanda che viene da porsi è: quanto bisogna essere ricchi esattamente per potersi permettere la gestione di un team di Formula Uno? Ad oggi, i cosiddetti “garagisti” o persone che aprono in autonomia un team di Formula Uno sono esclusi dal regolamento ma anche dai costi. Non è un caso che solo grandi marchi come Ferrari, McLaren o Audi possano pensare di avvicinarsi alla F1, visti i costi mostruosi che questa comporta.

Una faccenda esosa

Secondo un video realizzato da Starting Finance, i costi per mantenere una squadra di Formula Uno si calcolano nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. Certo, sponsor e operazioni di marketing aiutano le squadre a rimpinguare le casse, tuttavia, le spese restano enormi. In un team in media possono lavorare dalle 400 persone – è il caso di Cadillac dal 2026 – alle oltre 1.000, con gli stipendi dei piloti e dei team principali che si contano nell’ordine delle decine di milioni di euro e quelli di figure dirigenziali che oscillano tra i 125mila ed i 300mila euro.

Auto McLaren F1
Un team è una spesa importante (Instagram) – www.SportItalia.it

Poi, ci sono da considerare i costi per lo sviluppo, la produzione ed eventuali riparazioni delle monoposto, almeno due da aggiornare costantemente durante l’annata e di anno in anno. Gli stipendi dei meccanici e degli addetti “minori” del team non vanno poi sottovalutati. Un team che punta al titolo spende anche di più, considerando che l’ingaggio di piloti come Max Verstappen e Lewis Hamilton – rispettivamente 65 e 60 milioni di euro! – non è cosa da poco.

Un aumento spropositato: ma rende bene!

Insomma, improbabile che possiate riuscire ad aprire il vostro personale team di Formula Uno senza essere letteralmente miliardari, considerando che con meno di mezzo milione di euro di budget, il vostro team sfiorerebbe il fallimento come è spesso accaduto nella storia. Da notare però che la FIA mette un “budget cap” ossia una spesa massima che tutti i team possono affrontare anno per anno – nel 2023 era di 145 milioni di euro – per abbattere il divario tra i team più ricchi e più poveri.

Una squadra di F1 un tempo costava molto meno: secondo alcune fonti, nel 2000 si poteva tranquillamente avviare e mantenere una squadra di F1 competitiva con un investimento di 120 milioni di euro. Oggi, i costi di avviamento, tutto compreso, sono vicini al miliardo più le spese annue ed eventuali imprevisti come incidenti, rinnovi ai piloti, gardening di un tecnico che cambia squadra e via dicendo.

Ma rende bene? Assolutamente si! I tre team di maggior valore in borsa al momento sono Ferrari che vale 4,78 miliardi di euro secondo le stime degli esperti, Mercedes con 3,94 miliardi di euro e Red Bull con 3,5 miliardi di euro raggiunti in nemmeno dieci anni di attività. Il team che vale di meno, Haas, è quotato comunque sul miliardo di euro, una cifra non da poco. Insomma, avviare un team di Formula Uno è un’impresa costosa ma rende bene: non stupisce che Audi e Cadillac abbiano deciso di farlo, il prossimo anno.

 

 

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