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Italia, Locatelli: “Gattuso ci chiede di spingere. Dobbiamo qualificarci al Mondiale”

Italia, Locatelli: “Gattuso ci chiede di spingere. Dobbiamo qualificarci al Mondiale”

Il centrocampista della Juventus e della Nazionale, Manuel Locatelli in una intervista ai microfoni di ‘Vivo Azzurro’ direttamente da Coverciano, con l’Italia al lavoro per le sfide valide per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo: “Siamo un gruppo di bravi ragazzi, ci conosciamo da tempo. Il mister è carico, io lo conosco un po’ meglio di altri e siamo carichi per queste partite. Gattuso?Credo ci sia poco tempo anche per dire tante cose, bisogna vincere queste partite e fare i fatti. Il mister è carico, ci ha chiesto senso di appartenenza che è poi ciò che ci deve servire per arrivare a queste competizioni”.

Cambiamenti? “Siamo qui da due giorni… Ha messo molta intensità, ci chiede di spingere. Queste sono le prime differenze. Sicuramente l’intensità è un qualcosa che chiede. Bisogna andar forti e pedalare, altrimenti Gattuso s’arrabbia. Ci sono quelli un po’ più vecchi con cui sono stato di più ed è sempre bello ritrovarli, con tanti ho giocato anche per tanto tempo nelle Under. Poi ci sono tanti giovani che vogliono imparare e mettersi in discussione. Non c’è nonnismo, c’è voglia di migliorarsi. Siamo un bel gruppo, dobbiamo conoscerci meglio coi nuovi ma siamo un bel gruppo”.

L’Italia a caccia del Mondiale: parola di Locatelli

Bonucci? “E’ strano rivederlo nello staff, è una persona speciale per me. E’ venuto al mio matrimonio, è stato un capitano di grande esempio. Lo chiamo Leo, faccio fatico a chiamarlo mister, ma anche lui mi ha chiesto così. Spero possa integrarsi al meglio con lo staff, lui ha bisogno del campo”.

Obiettivo? “Viviamo giornata dopo giornata, l’obiettivo deve essere qualificarci al Mondiale. Senso di appartenenza? Ma sì, deve esserci, la responsabilità che abbiamo è enorme nei confronti degli italiani. L’amor proprio che deve esserci è enorme, è quasi un obbligo avere questo senso di appartenenza altrimenti meglio non venire. Dobbiamo star sereni, capire la situazione in cui siamo. Con la frenesia non si raggiungono i risultati, bisogna restar tranquilli ed equilibrati”.

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