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Trauma letale, drammatica diagnosi per il campione: tifosi in lacrime

Una notizia sconvolgente ha scosso il mondo dello sport, tifosi e appassionati senza parole davanti a una diagnosi che non lascia scampo.

Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, perché parliamo di un campione amatissimo, uno di quelli che hanno fatto la storia del proprio sport e che, senza ombra di dubbio, resterà per sempre nel cuore di chi lo ha visto trionfare nelle corse più dure e affascinanti.

Diagnosi letale per Chris Froome
Incidente gravissimo e diagnosi spietata per il campione (Foto Instagram – sportitalia.it)

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, diffondendosi rapidamente tra i media internazionali e lasciando increduli non solo i suoi sostenitori più fedeli, ma l’intera comunità sportiva. Si sapeva che c’era stato un brutto incidente, però nessuno immaginava che le conseguenze potessero essere così gravi.

Incidente gravissimo e diagnosi spietata per il campione

Dopo giorni di silenzio e preoccupazione, è stata la moglie a rompere il silenzio e a confermare le condizioni del marito. Michelle Froome, in un’intervista al Times, ha spiegato come il quattro volte vincitore del Tour de France Chris Froome abbia riportato un infortunio cardiaco potenzialmente letale nell’incidente che lo ha coinvolto in Francia lo scorso 27 agosto. Una notizia che ha lasciato sgomenti, perché non si parla di un problema muscolare o di una frattura, ma di qualcosa che mette in discussione la sua stessa salute.

Froome, che oggi ha quarant’anni e corre per la squadra israeliana Premier Tech, stava affrontando un allenamento come tanti quando è caduto rovinosamente. Le sue condizioni sono subito apparse critiche, tanto che è stato trasportato in elicottero in ospedale per ricevere le prime cure. Il giorno dopo è stato sottoposto a un intervento chirurgico, necessario per ridurre i rischi legati al trauma subito.

Chris Froome diagnosi e convalescenza
Incidente quasi mortale per Chris Froome (Foto Instagram – sportitalia.it)

Ora la fase più difficile sarà la convalescenza, che si annuncia lunga e complicata. Senza dubbio, l’atleta non potrà tornare in sella per un po’, e questo è un colpo durissimo non solo per lui ma anche per chi vedeva nelle sue pedalate un simbolo di resilienza e determinazione.

Il ciclismo, del resto, è uno sport che spesso confina con l’epica, fatto di sofferenza, cadute e rinascite. Froome ne ha incarnato lo spirito in più di un’occasione, superando incidenti e infortuni che avrebbero messo fine alla carriera di chiunque altro. Però questa volta il nemico è più subdolo, perché colpisce al cuore, letteralmente e metaforicamente.

I tifosi fanno fatica ad accettarlo, perché in lui vedevano non solo un campione ma un esempio, uno che con la sua tenacia aveva conquistato il Tour de France per quattro volte, scrivendo pagine indelebili della storia del ciclismo. Oggi resta la speranza che possa recuperare, almeno per tornare a una vita normale, e che la sua battaglia diventi ancora una volta fonte di ispirazione per tutti. Lo sport intero si stringe intorno a lui, in attesa di rivedere quel sorriso che ha illuminato le strade del Tour e che, senza ombra di dubbio, nessuno è pronto a dimenticare.

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