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Rivincita Sinner, è già realtà: Alcaraz a pezzi

Jannik Sinner perde il primato mondiale dopo 455 giorni, ma la sfida con Alcaraz è tutt’altro che chiusa: Jannik si prende la rivincita.

Il tennis mondiale vive un momento che, senza ombra di dubbio, resterà nella storia. Jannik Sinner, il campione altoatesino che per 455 giorni ha dominato la classifica ATP, ha ceduto lo scettro a Carlos Alcaraz dopo la sconfitta agli US Open.

Sinner si riprende il trono
Rivincita Sinner, Alcaraz già costretto ad inseguire (Foto Instagram – sportitalia.it)

Una partita intensa, spettacolare, che però ha visto prevalere il talento spagnolo, capace di riportarsi al numero uno del ranking. Per molti, questa sembrava la fine di un’era lampo, con l’azzurro costretto a rincorrere dopo mesi di trionfi.

Sinner subito la rivincita su Alcaraz

Sinner ha dimostrato ancora una volta di avere il carattere del campione, quello che non si arrende mai e che, al contrario, si rialza più forte di prima. Infatti, a pochi giorni da quella delusione, il nostro Jannik ha trovato subito il modo di prendersi una rivincita che nessuno si aspettava così rapida.

Non si tratta di un successo qualunque, ma di un segnale preciso al circuito: Sinner è vivo, motivato e pronto a scrivere un finale di stagione da protagonista. E se qualcuno pensava che l’ascesa dello spagnolo potesse segnare un passo indietro per l’italiano, la risposta è arrivata direttamente dal campo. Il messaggio è chiaro: la lotta per la vetta è appena cominciata.

Sinner e Alcaraz
Sinner già pronto a consolare Alcaraz (Foto Instagram – sportitalia.it)

Guardando al calendario, la fine del 2025 promette scintille. I due giovani fenomeni, divisi da pochissimi punti e da una rivalità che si fa sempre più accesa, saranno protagonisti di un duello serrato fino all’ultima partita. Per Sinner, il programma è fittissimo e potenzialmente decisivo: lo aspettano tornei prestigiosi come Pechino (500 punti), Shanghai (1000), Vienna (500), Parigi-Bercy (1000) e, soprattutto, le ATP Finals che possono valere fino a 1500 punti. Un bottino complessivo di 4.500 punti, sufficiente per ribaltare la classifica nel caso in cui riuscisse a infilare una serie di vittorie consecutive. Certo, non sarà facile, ma nessuno meglio di lui sa trasformare la pressione in energia positiva.

Dall’altra parte della rete, però, Alcaraz non starà certo a guardare. Anche per lo spagnolo il calendario è denso di appuntamenti, seppur con un totale leggermente inferiore di punti in palio: Pechino (500), Shanghai (1000), Parigi-Bercy (1000) e le ATP Finals (1500), per un massimo di 4.000 punti. Un dettaglio che potrebbe fare la differenza in un testa a testa così equilibrato. È evidente che Alcaraz partirà con un piccolo vantaggio, ma basterebbe poco per ribaltare la situazione, soprattutto se Sinner dovesse centrare un paio di tornei chiave.

Quello che rende questa sfida ancora più affascinante è la sensazione che siamo solo all’inizio di una rivalità destinata a segnare il tennis dei prossimi anni. Due ragazzi poco più che ventenni, con stili diversi ma ugualmente spettacolari, capaci di conquistare folle di tifosi in ogni angolo del mondo. La stagione non è ancora finita e, senza esagerare, la corsa al numero uno mondiale sarà uno dei temi sportivi più avvincenti di questo 2025. Perché se è vero che il trono oggi appartiene ad Alcaraz, Sinner ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per riprenderselo. E allora, prepariamoci: il meglio deve ancora arrivare.

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