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Vittoria regalata, ciclismo nella bufera: Pogacar nell’occhio del ciclone

Pogacar continua a far parlare di sé, stavolta la polemica è davvero aspra e getta il ciclismo nella bufera, si parla di vittoria regalata.

Il campione sloveno, talento cristallino e senza ombra di dubbio punto di riferimento assoluto del ciclismo moderno, non smette mai di alimentare discussioni e polemiche. Da quando ha conquistato il suo quarto Tour de France, la scorsa estate, Pogacar vive sotto una lente d’ingrandimento che lo segue ovunque.

Polemiche per Pogacar
Pogacar vittoria e polemica intorno alla sua squadra (Foto Instagram – sportitalia.it)

Non bastano le imprese sulle Alpi o la capacità di dominare le corse più prestigiose, ogni sua scelta diventa motivo di dibattito, e questa volta non è andata diversamente. Infatti, la miccia si è accesa in Canada, al GP di Montreal, una delle due gare del World Tour che si disputano in Nord America.

Pogacar nell’occhio del ciclone

Dopo settimane di attesa, Pogacar era tornato a correre oltre oceano, accolto come una star assoluta dal pubblico e con i riflettori puntati addosso. E quando mancavano un paio di giri alla fine del circuito, lo sloveno ha fatto quello che sa fare meglio: ha attaccato con la solita forza devastante, dando la sensazione che stesse per trasformare la corsa nell’ennesima passerella personale. Tutti si aspettavano la sua firma sul traguardo, un altro successo da aggiungere a una stagione già leggendaria.

Però, contro ogni previsione, Pogacar ha sorpreso tutti. Si è voltato, ha rallentato, ha aspettato il compagno di squadra Brandon McNulty e gli ha ceduto la vittoria. Una scelta che in tanti hanno interpretato come un gesto di sincero altruismo, un modo per ringraziare un gregario sempre pronto a sacrificarsi per lui nei momenti più difficili. Pogacar ha voluto che fosse l’americano a festeggiare, regalando alla UAE-XRG l’85ª vittoria stagionale e dimostrando, almeno nelle intenzioni, che non tutto ruota intorno al suo ego.

Pogacar regala la vittoria
Tadej Pogacar lascia la vittoria al suo gregario e compagno di squadra (Foto Instagram – sportitalia.it)

Eppure, senza ombra di dubbio, non tutti hanno gradito. Gli addetti ai lavori e parte dei tifosi si sono divisi: c’è chi vede in questo gesto un capolavoro di umanità e chi invece lo considera uno sgarbo nei confronti dello sport e della competizione. “Un campione non regala mai nulla”, sostengono alcuni, mentre altri parlano di un segnale di maturità, di un Pogacar che vuole dimostrare di essere leader non solo in bicicletta ma anche nello spogliatoio.

Il paradosso è che Pogacar finisce nel mirino sia quando vince a raffica, accusato di trasformare le corse in monologhi senza storia, sia quando decide di fare un passo indietro e lasciare spazio agli altri. Insomma, sembra che qualsiasi cosa faccia scateni polemiche. Il ciclismo, però, è fatto anche di queste storie, di campioni che dividono e fanno discutere, ed è proprio in questa continua tensione tra grandezza e contestazione che si misura il fascino di Tadej Pogacar. Perché, nel bene o nel male, il ciclismo di oggi passa sempre dalle sue pedalate.

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