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San Siro, la procura di Milano monitora i passaggi della vendita

San Siro, la procura di Milano monitora i passaggi della vendita

La Procura di Milano, che nei mesi scorsi ha aperto un fascicolo dopo l’esposto del Comitato Sì Meazza, sta monitorando ancora, senza attività di indagine specifiche, da quanto si è saputo, l’operazione di vendita dello stadio di San Siro ad Inter e Milan, passata per la delibera approvata la scorsa notte dal Consiglio comunale. E che ora dovrà tradursi nella fase della compravendita vera e propria fino alla firma degli atti notarili.
Da quanto si è appreso, agli atti del fascicolo dei pm Paolo Filippini e Giovanna Cavalleri, coordinati dall’aggiunta Tiziana Siciliano, c’è la valutazione già nota della Soprintendenza che ha certificato un vincolo architettonico di “vetustà” per il secondo anello del Mezza. Vincolo che scatterebbe, però, il 10 novembre prossimo e, dunque, se la vendita sarà finalizzata entro quella data, con tutti i passaggi anche notarili, lo stadio passerà in mano ai club privati. E quel vincolo, in sostanza, non varrà più, perché vale sul pubblico e non sul privato.

Diverso sarebbe stato il caso dell’apposizione di un vincolo cosiddetto “relazionale”, stando a quanto riferito, con la qualificazione, in sostanza, del bene culturale. Sarebbe scattato anche in caso di vendita al privato. Nel frattempo, il fascicolo di indagine milanese, scaturito da un esposto per “invasione di terreni”, aveva preso in considerazione sia il tema del prezzo di vendita del Meazza (197 milioni di euro dopo una valutazione dall’Agenzia delle Entrate), sia quello del vincolo sul secondo anello. Allo stato, gli inquirenti stanno solo monitorando tutti i passaggi della vendita. Così riporta l’Ansa.

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