Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato in esclusiva a Sportitalia durante Sportitalia Mercato, in collegamento da Trento dove è cominciato il Festival dello Sport, e tra gli argomenti ha parlato anche di Milan-Como che si giocherà in Australia.
Un momento delicato, quello che sta passando il suo Torino. Ma anche tanti altri argomenti come Milan-Como che si giocherà a Perth, in Australia. Questi sono i temi che sono stati trattati pochi minuti fa a Sportitalia con Urbano Cairo, presidente del Torino.

Milan-Como a Perth, Cairo è chiarissimo
Il presidente del club granata ha esordito parlando del Torino e delle ultime novità, rivelando indizi sul futuro di Marco Baroni: “Per proteggere la difesa è anche avere un centrocampo che fa un certo filtro. Come abbiamo giocato a tre contro la Lazio, ovviamente la difesa è molto più coperta. In ogni caso, secondo me in questo momento Baroni troverà la quadra di tutti, lui ha la mia fiducia. Magari giocherà col 3-5-2, forse è il modo migliore per avere forza offensiva ma anche una protezione importante della difesa”.
Su Milan-Como che si giocherà in Australia, a Perth: “Ho detto pubblicamente che secondo me andare a Perth una gara come Milan-Como non mi sembra una grandissima idea. L’hanno deciso e va bene, non mi è sembrata una cosa positiva. Sicuramente è un modo per far conoscere il calcio in Australia, ma non lo so. Non mi è sembrata una buona idea. Per il momento è l’unica volta, vediamo se accadrà ancora. Ma non sono favorevole”.
UEFA, la Serie A sbarca a Perth
Milan-Como si potrà disputare in Australia. Dopo il via libera della FIGC, è arrivato nel pomeriggio quello della UEFA: formalmente, servirà anche quello della FIFA, ma era la confederazione europea che doveva sciogliere gli ultimi dubbi.
l’organismo ha ribadito oggi la propria ferma opposizione alla disputa di partite di campionato nazionale al di fuori del Paese d’origine. Dopo la riunione del suo Comitato Esecutivo svoltasi il mese scorso a Tirana, l’UEFA ha avviato ulteriori consultazioni con le parti interessate per valutare la portata delle implicazioni legate alla questione, in seguito alle richieste ricevute dalle federazioni calcistiche nazionali di Spagna e Italia.
Tale consultazione ha confermato – spiega la Federcalcio europea – la mancanza di un ampio sostegno, già espressa da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee, rispetto all’idea di disputare partite di campionato nazionale all’estero.
Tuttavia, poiché il quadro normativo della FIFA in materia – attualmente in fase di revisione – non è sufficientemente chiaro e dettagliato, il Comitato Esecutivo dell’UEFA ha deciso, con riluttanza, di approvare in via del tutto eccezionale le due richieste sottoposte alla sua attenzione. L’UEFA contribuirà attivamente al lavoro in corso, guidato dalla FIFA, per garantire che le future regole salvaguardino l’integrità delle competizioni nazionali e il legame stretto tra i club, i loro tifosi e le comunità locali.
Parallelamente, tutte le federazioni nazionali affiliate all’UEFA hanno confermato il proprio impegno a consultarsi con l’UEFA prima di presentare eventuali richieste future. In tal modo, hanno espresso la loro determinazione collettiva a tutelare gli interessi più ampi del calcio europeo.






