Santiago Castro, attaccante del Bologna, conferma un retroscena di mercato: Simone Inzaghi voleva portarlo in Arabia Saudita, lui ha declinato per restare in rossoblu.
Sta crescendo a vista d’occhio, ogni stagione di più. Santiago Castro prosegue il suo percorso con la maglia del Bologna e cerca di segnare il più possibile nello scacchiere di Vincenzo Italiano. L’attaccante argentino classe 2004 ha dimostrato tutta la sua efficienza sia nella capitalizzazione offensiva sia nel legare il gioco, aspetto fondamentale per seguire le direttive del tecnico dei felsinei. Spunta un retroscena di mercato che lo stesso giocatore ha confermato alla Gazzetta dello Sport. Simone Inzaghi voleva portarlo in Arabia Saudita: “Posso confermarlo, mi hanno chiamato. E’ tutto vero. Mo ho voluto restare qui per completare la mia crescita e perché è da qui che voglio tornare in Nazionale e magari vivere quello che è il mio sogno: il Mondiale”.
Non sarà sicuramente facile convincere il ct dell’Albiceleste, Lionel Scaloni, considerando la batteria offensiva della nazionale campione del mondo. Ma si tratta di un obiettivo possibile attraverso la chiave del lavoro e del sacrificio.

Castro e la promessa ai tifosi del Bologna
Segnare tanto, e anche con stile. L’efficienza offensiva di Castro può essere migliorata ancora e dopo gli otto gol e i quattro assist nella passata stagione, ma non si limita ai gol, bensì alla completezza del suo lavoro di protezione palla e gestione del possesso. L’obiettivo individuale e di squadra è quello di salire nuovamente sul bus per i festeggiamenti, come accaduto negli ultimi due anni, quando il Bologna ha festeggiato prima il ritorno in Champions League, poi la conquista della Coppa Italia nel successo dell’Olimpico in finale contro il Milan: “Assolutamente si. É troppo bello – spiega Castro -. Io amo vincere, con questa squadra si può fare ancora. Pensi che odio perdere anche solo a carte. In Argentina giochiamo al ‘Truco’: delle lotte…”. E la promessa ai tifosi è chiara: “Lo guido io!”. Come sarebbe Santi alla guida? Effervescente e dinamico come in campo? I tifosi, a questo punto, non vedrebbero l’ora di scoprirlo.
Castro ha parlato anche di quanto la città di Bologna sia stata calorosa nell’accoglierlo al suo arrivo. E quando deve consigliare a un giocatore una piazza, ecco che non c’è troppa attesa nel fornirgli una referenza positiva della squadra e della città: “Che qui è una famiglia nella quale si sta bene, c’è un gruppo che sa quello che vuole, che si aiuta. Sa perché non abbiamo paura? Perché abbiamo maturato, tutti assieme, la forza di chi – unito – fa il calcio che gli piace, contro tutto e tutti. Anche quando le cose iniziano nella maniera sbagliata come accaduto quest’anno”.
Flash anche su Italiano: “Mi ha migliorato moltissimo: mi ha fatto capire il gioco di squadra, i movimenti, l’attacco all’area, tante cose”.






