Nuovi esemplari di Fossa del Madagascar sono nati allo Zoo di Napoli: i nomi scelti sono in onore dei giocatori arrivati alla squadra di Antonio Conte e che stanno facendo gioire i tifosi azzurri in queste prime settimane di stagione.
Allo Zoo di Napoli è avvenuto un evento unico: per la prima volta nel nostro Paese sono nati quattro esemplari di Fossa del Madagascar, un predatore raro e minacciato di estinzione. I cuccioli – due maschi e due femmine – sono venuti alla luce nel mese di giugno, ma la notizia è stata resa pubblica solo ora, dopo un periodo di monitoraggio attento. Vista la città in cui sono nati, evidentemente lo Zoo ha voluto rendere omaggio al Napoli di Antonio Conte, dando loro due nomi il cui riferimento è inequivocabile.

Zoo di Napoli, due Fossa del Madagascar chiamati Kevin e Rasmus
I due maschietti sono stati chiamati Kevin e Rasmus, un omaggio sportivo ispirato ai recenti acquisti del Napoli Kevin De Bruyne e Rasmus Hojlund. Dei quattro esemplari nati, le due femmine invece portano i nomi di Marie e Claire, scelti per ricordare la storica direttrice dello zoo, Wenner, che negli anni ’90 fu protagonista della rinascita del programma di conservazione della specie.
La Fossa è il principale carnivoro del Madagascar, un’isola dove si è evoluta in totale isolamento nel corso di milioni di anni. Esteticamente ricorda un grosso felino, ma appartiene al gruppo dei feliformi, e ha un corpo snello e muscoloso, adatto a saltare e arrampicarsi agilmente. Nonostante la sua importanza ecologica, in natura restano meno di 2000 esemplari e il rischio estinzione è concreto.

Kevin e Rasmus allo zoo, il commento della curatrice zoologica
“Si tratta di una nascita davvero rara — ha commentato il direttore dello zoo, Giuseppe Viola — e rappresenta una pietra miliare per l’allevamento in cattività di questa specie, finora estremamente complesso. Gli zoo, attraverso anni di ricerca scientifica, stanno finalmente imparando a conoscere a fondo le esigenze di questo animale”.
Il primo esemplare di Fossa arrivò a Napoli anni fa, rendendo la struttura partenopea la prima in Italia ad ospitare questa specie. Negli anni successivi, lo zoo ha accolto una coppia per aderire al programma europeo di conservazione, e oggi raccoglie i frutti di quel percorso con la nascita di ben quattro cuccioli.
Il traguardo, spiegano i responsabili del parco, è stato raggiunto grazie al lavoro coordinato di veterinari, keeper, etologi e biologi. “È stato come vincere una partita impegnativa grazie all’impegno di tutta la squadra”, ha dichiarato Fiorella Saggese, curatrice zoologica. “Ogni nascita in cattività rappresenta una speranza in più per la specie, specialmente quando si parla di animali così rari”.






