Home » Calcio » Problemi per tutti, dalla Nazionale ai club: quali sono i casi da risolvere

Problemi per tutti, dalla Nazionale ai club: quali sono i casi da risolvere

Problemi per tutti, dalla Nazionale ai club, tutti hanno dei casi da risolvere, ecco quali! Il calcio italiano è davvero pronto per tornare ai vertici mondiali?

La risposta, purtroppo, è negativa. Dietro alcune vittorie di facciata e l’entusiasmo per giovani promesse, si nasconde una crisi profonda che coinvolge la Nazionale italiana, le principali squadre di Serie A e l’intero sistema calcistico.

Massimo Pavan per Sportitalia approfondisce le problematiche che coinvolgono l’intero movimento calcistico italiano: quanti casi da risolvere!

Nazionale Italiana: Gattuso non può fare miracoli

L’Italia chiude al secondo posto un girone dominato dalla Norvegia: un risultato imbarazzante per una nazionale che aspira a tornare ai Mondiali.

Gennaro Gattuso, appena arrivato in panchina, non può essere colpevolizzato. I miracoli non si pretendono da nessuno, nemmeno da “Ringhio”. Tuttavia, l’esaltazione eccessiva di alcuni giocatori, come il giovane Pio Esposito – definito da molti già “beato” – mostra quanto il calcio italiano abbia perso il senso della misura e della realtà.

Serie A: problemi strutturali nei top club

Oltre alla Nazionale, anche i principali club della Serie A affrontano momenti complessi, tra problemi tecnici, gestionali e polemiche interne, tutti tendono a celarsi dietro la finale di Champions League dell’Inter, ma la crisi è molto più chiara ed evidente e riguarda le strutture, oltre ai risultati del campo, con un campionato che vede perdere i migliori talenti.


Juventus: centrocampo in crisi, infortuni e identità da ritrovare

La Juventus è probabilmente la squadra più chiacchierata del momento. Nonostante una classifica discreta, il club bianconero affronta interrogativi importanti, soprattutto a centrocampo.

L’allenatore Igor Tudor è già stato messo sulla graticola ma non ha tutte le responsabilità, vista la carenza di qualità nel reparto centrale rispetto alle squadre concorrenti. Le soluzioni possibili sono diverse: cambio modulo, nuovi interpreti o ricorso al mercato di gennaio. Ma senza un intervento deciso, la stagione rischia di deragliare.

In queste settimane l’allenatore bianconero ha pensato, ha ragionato, ha valutato, ma non ha ancora trovato una soluzione Cambiare modulo, cambiare interpreti affidarsi al mercato di gennaio questa è tutta le serie delle possibili soluzioni che possono palesarsi al cospetto dell’allenatore croato. Una cosa è certa: se non si prende una posizione e non si trova una soluzione, probabilmente non si riuscirà a far diventare la stagione della Juventus positiva.

Oltre a questo si aggiunge anche il problema di Gleison Bremer che si aggiunge a quello di Juan Cabal, due giocatori che si erano fatti male lo scorso anno e che non sono stati molto fortunati. Un ulteriore fardello per un Tudor che deve risollevare le sorti bianconere.


Inter: Chivu tra esaltazione e il “caso Thuram”

L’Inter di Chivu sta vivendo una fase positiva, grazie a una serie di vittorie che hanno allontanato le critiche iniziali. Il progetto giovane dell’allenatore rumeno sembra funzionare, ma all’orizzonte c’è un possibile caso spinoso: Marcus Thuram.

L’esplosione di Pio Esposito, il buon momento di Bonny e le critiche nemmeno troppo velate del padre Lilian sulla gestione del figlio, hanno aperto un fronte di discussione. L’attaccante non sarebbe soddisfatto della gestione fisica e delle partite giocate non sempre in condizione accettabile. In un reparto offensivo così competitivo, la gestione del turnover potrebbe diventare un problema serio per il tecnico nerazzurro, staremo a vedere.


Milan: il caso Maignan e la gestione di Leão

Il Milan, con i suoi 13 punti, viene spesso dipinto come un’isola felice. Tuttavia, sotto la superficie ci sono nodi da sciogliere. Il rendimento di Rafael Leão è al di sotto delle aspettative, soprattutto considerando il suo ingaggio elevato, un ingaggio che a Milano non prende nessuno e che pretenderebbe miglior livello di prestazioni.

Ma il tema più delicato riguarda Mike Maignan: il portiere è in scadenza e potrebbe lasciare a zero, un errore già visto in casa Juventus con il caso Vlahović ed ampiamento discusso come un errore di gestione. Per una società come il Milan, perdere un asset così importante senza contropartite economiche sarebbe un grave fallimento strategico.


Napoli di Conte: infortuni e l’incognita McTominay

Il Napoli di Antonio Conte è primo in classifica, ma non senza problemi. Gli infortuni stanno condizionando la rosa e le vittorie contro squadre come Cagliari, Pisa e Genoa sono arrivate solo nei minuti finali. Sono previsti a breve dei ritorni, ma l’interrogativo sul fatto che si tratti di casualità e sfortuna o qualcosa di più serio, rimane.

Uno dei casi da monitorare è, invece, quello di Scott McTominay, che da quando è arrivato De Bruyne ha registrato un calo evidente di rendimento. Sono compatibili? Oppure la presenza del belga toglie spazio e luce allo scozzese? Sarà Conte a dover dare una risposta concreta.


Roma: Gasperini, esame Inter e fantasmi del passato

L’altra capolista è la Roma di Gasperini, che mantiene un profilo basso ma nasconde ambizioni molto elevate. L’allenatore ha già dichiarato che la squadra non è da Champions, ma il primo vero banco di prova sarà la sfida contro l’Inter.

Mantenere un profilo basso è un obbligo però i progetti dei Friedkin sono progetti in grande stile. Il problema di Gasperini si chiama Inter primo perché l’Inter per lui un vero cruccio. Per Gasperini, l’Inter è una sorta di incubo personale: lo ha ostacolato in passato, lo ha battuto spesso quando era all’Atalanta e ne ha condizionato la carriera. Ma questo conta poco, il tema principale per Gasperini è che l’Inter rappresenta il primo fosse il secondo banco di prova per la sua Roma dopo il Bologna, però affrontata in una partita particolare.

Ecco perché sabato prossimo nella sfida contro gli azzurri, Gasperini vivrà il primo vero e grande esame della sua stagione. Superare questo test significherebbe non potersi più nascondere e puntare con decisione al vertice.


Il calcio italiano ha bisogno di risposte concrete

Il calcio italiano, oggi, affronta problemi che vanno oltre il campo e la classifica: sono questioni di identità, strategia e gestione.

Chi riuscirà a risolverli nel minor tempo possibile avrà più chance di raggiungere i propri obiettivi, che si tratti di qualificazione ai Mondiali, scudetto o ritorno alla competitività europea.

 

Change privacy settings
×