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Ultim’ora Pogacar, pazzesco: scandalo nel ciclismo

Tadej Pogacar è il campione indiscusso di ciclismo eppure un ultim’ora fa gridare allo scandalo nel mondo delle corse.

Il nome di Pogacar ormai non è più solo sinonimo di vittoria, è qualcosa di più grande. È diventato un marchio, un simbolo, una figura capace di unire talento e carisma in un mix che nel ciclismo moderno non si era praticamente mai visto.

Tadej Pogacar ciclismo
Pogacar da scandalo nel ciclismo (Foto IG @ciclistifamily
– sportitalia.it)

Vince tutto, ovunque, con una naturalezza che lascia disarmati anche i suoi avversari. Eppure, dietro quell’immagine sorridente e quel viso da ragazzo pulito, si nasconde una realtà che sta facendo discutere e parecchio.

Scandalo Pogacar: gli avversari sul piede di guerra

Dopo aver trionfato al Mondiale e al Tour, Pogacar ha scritto un’altra pagina di storia portando a casa il suo quinto Giro di Lombardia consecutivo. Un risultato che lo colloca definitivamente tra i più grandi di sempre, forse persino al di sopra di leggende come Merckx o Hinault, se il ritmo dovesse restare questo. Però le parole pronunciate dal campione sloveno dopo la gara hanno aperto un fronte completamente nuovo, che va oltre il campo sportivo.

Già, perché Pogacar non è più soltanto un atleta straordinario. È un personaggio planetario, un brand vivente. Nel 2025, secondo le ultime stime, ha guadagnato 12 milioni di euro tra stipendio, sponsor e merchandising. Numeri da capogiro, mai visti nel ciclismo, che hanno scatenato reazioni contrastanti nel mondo sportivo. Per alcuni è il giusto riconoscimento per un fuoriclasse assoluto, per altri un’autentica follia che rischia di snaturare il senso di uno sport storicamente “povero”, dove la fatica e il sacrificio contavano più del denaro.

Pogacar guadagni scandalosi
Pogacar non si ferma più (Foto IG @strongmoderncycling – sportitalia.it)

La differenza tra Pogacar e il resto del gruppo, infatti, non si nota solo nei numeri dei suoi successi, ma anche in quelli del conto in banca. Lo sloveno guadagna otto milioni di euro a stagione, con un contratto blindato fino al 2030, quando avrà 32 anni, e una clausola di rescissione da 200 milioni. Cifre da calciatore top di Premier League, non certo da ciclista. Eppure, eccolo lì, a dominare e a incassare come nessuno prima.

Molti appassionati gridano allo scandalo, sottolineando come il divario economico con gli altri corridori stia diventando imbarazzante. Alcuni dei suoi avversari più forti, infatti, non arrivano nemmeno a un decimo dei suoi guadagni. Una sproporzione enorme, che fa riflettere sul futuro di questo sport. Ma, senza ombra di dubbio, è altrettanto vero che Pogacar queste cifre se le è guadagnate, sul serio. In pista la differenza si vede eccome, e i suoi trionfi non lasciano spazio a dubbi.

Tadej Pogacar, con il suo talento, la sua mentalità e la sua costanza, sta scrivendo una storia che ha pochi paragoni. Se continuerà su questa strada, potrebbe diventare il più forte di sempre, l’uomo capace di portare il ciclismo in una nuova dimensione, sportiva ed economica. E, piaccia o no, è un cambiamento che ormai nessuno può più ignorare.

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