Jannik Sinner si confessa: il campione azzurro parla del suo errore più grande, riuscendo quasi a commuovere i tifosi con la sua sincerità.
Jannik Sinner non smette mai di sorprendere. Non solo per quello che mostra in campo, ma anche per il modo in cui riesce a raccontarsi fuori. In questi giorni il campione altoatesino è impegnato nel prestigioso Six Kings Slam, l’esibizione che riunisce alcuni dei migliori tennisti del mondo in attesa del gran finale di stagione.

E come sempre, Sinner è arrivato con il suo solito mix di discrezione, determinazione e quella sincerità che, ormai, lo rende uno dei volti più amati dello sport italiano. Dopo i crampi che l’avevano costretto al ritiro prematuro dal Masters di Shanghai, molti si chiedevano in che condizioni fosse.
Jannik Sinner ammette il suo errore
C’era chi temeva uno stop più lungo, chi pensava a un calo fisico dopo un’annata intensa e straordinaria. Invece, Jannik è tornato in campo più motivato che mai, con la testa già proiettata verso il finale di stagione che si preannuncia infuocato. Infatti, dopo il Six Kings Slam, Sinner ha confermato la sua partecipazione al torneo di Vienna (ATP 500) la prossima settimana e, subito dopo, al Masters 1000 di Parigi, in programma dal 27 ottobre. Tutto questo con l’obiettivo di arrivare al meglio alle ATP Finals di Torino, il grande appuntamento casalingo che chiuderà il suo 2025 da protagonista assoluto.

Ma la notizia che ha fatto più parlare non riguarda tanto la sua agenda, quanto le parole pronunciate in un’intervista che, senza ombra di dubbio, mostrano un lato più umano e fragile del numero 2 del mondo. Alla domanda sui famosi crampi di Shanghai, Sinner ha risposto con una sincerità spiazzante: “I crampi a Shanghai? Credo fossero dovuti a un fattore mentale. Mentalmente non sono stato perfetto in quell’occasione. Ho parlato col mio team, il mio comportamento non era buono. Se combini tutte le cose, con il caldo, l’umidità, alla fine mi ha tirato giù e l’ho sentito fisicamente. È stato un errore mio. Però impari da queste cose. I crampi possono succedere, non è successo solo a me, ora è tutto a posto.”
Parole semplici, ma che colpiscono per onestà. In un mondo dove spesso gli atleti cercano di nascondere ogni debolezza, Sinner non ha avuto paura di ammettere di aver sbagliato. E lo ha fatto con quella calma disarmante che lo contraddistingue. Non ha cercato scuse, non ha dato la colpa alla sfortuna o alle condizioni di gioco. Ha parlato di un errore mentale, di un atteggiamento che non gli è piaciuto, e del desiderio di migliorare.
È forse proprio questo il segreto del suo successo: la capacità di guardarsi dentro senza paura. Sinner non è solo un talento straordinario, è un ragazzo che cresce, che impara, che sbaglia e che sa trasformare ogni inciampo in una lezione. E i tifosi, ascoltandolo, non possono che sentirlo ancora più vicino. Perché, in fondo, anche un campione può avere un momento di fragilità. Ma è da lì che nasce la grandezza.






