Sospesa immediatamente Dundee-Celtic dopo il fischio d’inizio del match: impazza la contestazione dagli spalti dei tifosi di casa, in una forma decisamente singolare. Il video della rimostranza diventa virale
La partita tra Dundee e Celtic, disputata questa domenica, è stata interrotta pochi istanti dopo il fischio d’inizio a causa di una protesta dei tifosi ospiti. Una protesta non violenta, ma decisamente singolare nella forma e che ha attirato l’attenzione non solo in Scozia, ma anche in giro per il mondo con il video dell’accaduto che ha fatto rapidamente il giro del web. La gara è poi ripresa con addirittura i giocatori e lo staff che hanno dovuto mettersi in proprio per aiutare la ripresa della gara? Ma cosa è successo e come mai è esplosa la contestazione? Andiamo con ordine per capire meglio la vicenda e vedere le immagini dell’accaduto al Dens Park di Dundee.

Dundee-Celtic, partita sospesa: il video della protesta
Vediamo di seguito il video della singolare protesta messa in atto dai tifosi del Celtic contro il Dundee, che hanno lanciato palline da tennis e arance in campo per manifestare il loro malcontento verso la dirigenza del club.
La partita è ripresa solo dopo l’intervento di giocatori e membri dello staff di entrambe le squadre, che si sono impegnati a sgomberare il terreno di gioco dai vari oggetti. Alla fine, il Celtic – campione in carica – è uscito sconfitto per 2-0, subendo così la prima battuta d’arresto a Dundee dal lontano 1988. La squadra ora si trova a cinque punti di distanza dalla capolista Hearts.
Celtic fans launching a tennis-ball protest against their board today… 🏴 pic.twitter.com/TzRgtFTagb
— Football Fights (@footbalIfights) October 19, 2025

Dundee-Celtic, protesta mai vista: il motivo
La gara della Scottish Premiership al Dens Park fra Dundee e Celtic è stata sospesa pochi istanti dopo il fischio d’inizio. Ma qual è il motivo di tale protesta? Nel mirino dei tifosi del Celtic c’è la proprietà. Durante la protesta, i tifosi del Celtic hanno intonato cori contro l’amministratore delegato Michael Nicholson e il presidente Peter Lawwell, esibendo anche uno striscione con la scritta: “Licenziate il consiglio”.
La contestazione nasce dal malcontento per l’eliminazione prematura dalla Champions League e per quella che i tifosi definiscono una “politica di mercato antiquata“. Il gruppo “Celtic Fans Collective” ha inoltre avviato la campagna “Not Another Penny”, invitando i sostenitori a boicottare la vendita di merchandising ufficiale, i tour dello stadio, gli eventi promossi dal club e a non acquistare cibo o bevande all’interno del Celtic Park.






