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Alcaraz furioso dopo la finale, ce l’ha con Sinner: “Non è divertente”

A Riad va in scena l’ennesimo capitolo della rivalità tra Sinner e Alcaraz, ma lo spagnolo non la prende affatto bene.

L’atmosfera era di quelle speciali, le luci dell’arena di Riad scintillavano come in un grande evento, e in effetti lo era. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due volti nuovi del tennis mondiale, si sono ritrovati uno di fronte all’altro per l’atto finale del Six Kings Slam, il torneo che mette in mostra i migliori sei giocatori del pianeta.

Alcaraz furioso con Sinner
Carlo Alcaraz indispettito da Sinner (Foto IG @carlitosalcarazz – sportitalia.it)

Tutto sembrava pronto per un duello equilibrato, ma la realtà, ancora una volta, ha raccontato un’altra storia. Infatti, Sinner ha travolto Alcaraz in due set senza mai dare l’impressione di poter perdere il controllo del match.

Alcaraz furioso con Sinner

Un dominio netto, costruito con lucidità, potenza e una serenità impressionante. Lo spagnolo ha provato a reagire, ma ogni tentativo si è infranto contro la solidità del numero uno azzurro, che sta vivendo uno stato di forma semplicemente straordinario. Eppure, il momento più curioso della serata non è arrivato durante il match, ma subito dopo.

Carlos Alcaraz, infatti, si è presentato ai microfoni visibilmente contrariato. “Non è divertente”, avrebbe commentato a caldo, lasciando tutti sorpresi da un tono insolito per lui, di solito sempre sorridente e sportivo anche nelle sconfitte. Parole pronunciate con un misto di frustrazione e ironia, ma che lasciano intuire quanto la sfida con Sinner pesi ormai anche sul piano mentale.

Sinner umilia Alcaraz
Jannik Sinner stravince a Riad (Foto IG @janniksin – sportitalia.it)

Poi, però, lo spagnolo ha cercato di smorzare la tensione. “Quando Jannik gioca a questo livello è difficile, ha giocato un altissimo livello di tennis”, ha ammesso con un sorriso che sembrava più una smorfia di resa. E ancora: “Non mi piace quando gioca così bene, a volte sembra che stia giocando a ping pong e non è divertente stare dall’altra parte della rete.” Una battuta, certo, ma anche la confessione di un campione che ha capito di trovarsi davanti a un rivale ormai in grado di fare la differenza su ogni superficie.

Il rapporto tra i due resta fatto di rispetto e competizione, ma è evidente che Sinner stia prendendo un vantaggio importante in questa nuova era del tennis. La vittoria a Riad conferma una supremazia tecnica e mentale che, senza ombra di dubbio, si è costruita col lavoro, la pazienza e un’evoluzione impressionante del gioco. Jannik non è più solo il talento emergente che sfidava i grandi: oggi è lui il punto di riferimento, il giocatore da battere.

Alcaraz, dal canto suo, non può che fare i conti con questa realtà. Il suo tennis esplosivo e creativo sembra talvolta incepparsi davanti alla precisione chirurgica dell’italiano. E forse è proprio questo che lo irrita: non riuscire più a trovare la chiave contro un avversario che, partita dopo partita, gli toglie certezze e ritmo.

A Riad, Sinner ha regalato un’altra prova di maturità assoluta. Il pubblico lo ha applaudito a lungo, riconoscendo la grandezza della sua prestazione. Alcaraz, invece, dovrà metabolizzare la sconfitta e prepararsi a una stagione che si preannuncia ancora più intensa. Perché se una cosa è chiara dopo questa finale, è che la rivalità tra i due non è solo tecnica, ma anche emotiva. E, senza dubbio, è destinata a scrivere ancora molte pagine di storia.

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