Un inizio così complicato in casa Napoli non se lo sarebbe aspettato nessuno, tranne Antonio Conte. Il tecnico azzurro, anche per via del suo modo di fare molto protettivo, ha messo le mani avanti ieri dopo il ko. Ma restano i freddi numeri…
Un 6-2 pesantissimo, una sconfitta che fa male e complica il girone di Champions League, il Napoli di Antonio Conte ha bisogno di ritrovarsi. La squadra del tecnico salentino, in questo avvio di stagione, è una lontana parente di quella dello scorsa stagione.
Certo pure il Napoli 2024/25 non era stata una squadra dominante. Lo scudetto vinto con 81 punti è un segnale piuttosto indicativo. Ma non basta a spiegare questo avvio in cui i partenopei non solo stanno faticando a trovare continuità ma mancano anche dell’equilibrio che li aveva contraddistinti l’anno scorso anche nei momenti più complicati.

Conte e “le colpe dei nuovi”
Finora in casa Napoli la sensazione era che Conte fosse soddisfatto del calciomercato messo in piedi dalla società. Al di là delle difficoltà di Lang, dello scarso utilizzo di Lucca e Gutierrez. Il tecnico sembrava soddisfatto dei vari De Bruyne e Hojlund, che nelle scorse settimane è stato decisivo prima di rientrare dalla Nazionale acciaccato.
Invece, il 6-2 ha fatto emergere un malumore forse covato nel profondo del tecnico pugliese. Questo Napoli rispetto a quello scudetto, sarebbe secondo Conte, cambiato troppo. Troppi nuovi giocatori. Troppo complessi da inserire velocemente perlomeno. E poi serve umiltà dice l’allenatore, alzando il tono e il mirino del problema. Difficile capire se esista un vero malumore o se le dichiarazioni post partita fossero un modo semplicemente per spostare il focus.
La prima volta
Quello che Conte deve sapere e immaginare è che l’ambiente non sarà così tenero se le cose non dovessero raddrizzarti. Il calcio vive di presente e non di passato e lo scudetto potrebbe essere dimenticato presto, prestissimo. Per il Napoli quella di ieri è una sconfitta particolare: mai infatti la squadra azzurra aveva subito tante reti in una gara europea. I tifosi azzurri non ci sono abituati ed è qualcosa che qualsiasi tifoso faticherebbe ad accettare.
Napoli e Conte, numeri che fanno pensare
L’inizio di stagione del Napoli ha numeri soddisfacenti sì, ma solo fino a un certo punto per Conte e il suo modo di intendere il calcio. Il Napoli ha subito almeno un gol nelle ultime otto partite. In Serie A la media è di un incassato a partita: sono 7 in 7 partite. E se si guarda alla Champions League, i numeri peggiorano, visto che con la debacle di ieri la media sale a 3 gol incassati di media a partita. Insomma, qualcosa su cui riflettere. Perché è tutto collegato ad una mancanza di equilibrio.
Ai numeri della difesa vanno sommati anche quelli negativi delle gare lontano dal “Maradona”. Nelle ultime quattro trasferte il Napoli di Conte ha sempre perso. Un ruolino di marcia che taglierebbe le gambe a chiunque a lungo a andare. Ecco perché bisogna ritrovare sfacciataggine, equilibrio e personalità per rilanciare una stagione che rischia di scivolare via troppo velocemente verso un esito imprevedibile.






