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Guelfi e Ghibellini, Conte contro Marotta ma è la Juve la più bistrattata con la regola del 3!

Giuseppe Marotta e Antonio Conte infiammano la serie A, la loro polemica, innescata dopo Napoli-Inter, non si interrompe, il Napoli da quell’episodio ha subito due rigori, l’Inter, invece ha vinto meritatamente. 

E poi c’è la Fiorentina con un rigore ininfluente non dato e ha goduto a Verona di una situazione molto discutibile che ha spaccato l’opinione pubblica. La Juventus, nel frattempo si muove con la regola del 3!

Antonio Conte ha fiutato il pericolo e la strana situazione e subito ha rincarato la dose.
Perché Guelfi e Ghibellini

Ci troviamo di fronte a due schieramenti, come i Guelfi e i Ghibellini due fazioni politiche che si scontrarono in Italia durante il Medioevo, soprattutto tra il XII e il XIV secolo. La loro contrapposizione nacque all’interno del Sacro Romano Impero, ma ebbe grande rilievo in particolare nelle città italiane come Firenze, Siena, Pisa e Bologna.

I Guelfi erano sostenitori del Papa e del potere della Chiesa. I Ghibellini erano sostenitori dell’Imperatore del Sacro Romano Impero. Qui non abbiamo ancora le fazioni di questo tipo, ma poco ci manca.

Ci sono anche Milan e Roma

Nel mezzo c’è il Milan ma anche la Roma che da spettatori neutrali, sperano di godere del ruolo del terzo incomodo.

E poi la Juve

Poco più in là c’è la Juventus che paga un dazio di tre punti dalla zona neutrale e quattro dal Napoli, ma i bianconeri colgono il triste riconoscimento di squadra più penalizzata dagli episodi arbitrali. Aveva ragione Tudor?

Con tre punti in più, due di Verona e uno di Roma con la Lazio, che film sarebbe?

Juventus, la “Formula del Tre” di Spalletti

Nel frattempo, il campo, la nuova Juventus di Luciano Spalletti sembra aver trovato la sua chiave vincente: la Formula del Tre.

Tre come le mosse decisive fatte a Cremona, tre come i cambi tattici più importanti, e soprattutto tre come i punti conquistati in una gara che segna l’inizio del nuovo corso bianconero.

Spalletti o “Spallone”

Spallet-one alla Mourinho, come ironizzano i tifosi sui social – ha infatti rivoluzionato la Juventus con tre semplici ma efficaci decisioni, che hanno migliorato sia il gioco che il rendimento complessivo della squadra.

In attesa di prove più significative, i tifosi bianconeri possono finalmente godersi un segnale positivo.

Koopmeiners arretrato: intuizione di Spalletti

La prima mossa, la più eclatante, riguarda Teun Koopmeiners.
Il tecnico toscano ha avuto il coraggio di arretrarlo in una posizione inedita, quasi da difensore.

Una scelta che in molti avevano già auspicato e che si è rivelata azzeccata: l’olandese ha offerto una prestazione solida, ricevendo voti vicini al 7 sulle principali testate sportive.
Una decisione intelligente, segno che Spalletti ha fin da subito voluto dare una nuova identità alla Juventus.

Cambiaso a destra: equilibrio e gol

Il secondo cambiamento riguarda Andrea Cambiaso, spostato sulla fascia destra.
Una mossa che ha sorpreso ma anche convinto: l’esterno ha fornito una prestazione di alto livello, impreziosita da un gol importante che ha quasi chiuso la partita.
Spalletti, ancora una volta, ha dimostrato di saper valorizzare al meglio le qualità dei suoi giocatori.

Kostić confermato titolare: fiducia e continuità

La terza scelta chiave è quella legata a Filip Kostić, confermato titolare dopo la gara con l’Udinese.
Il serbo ha ripagato la fiducia con una prova convincente, frutto anche del lavoro svolto da Brambilla, che già lo aveva rilanciato.

Segno di una Juventus che sta ritrovando continuità e consapevolezza.

Juventus, tre punti e tre episodi da chiarire

La Formula del Tre non si ferma qui. Tre sono anche i punti che, secondo molti tifosi, mancano alla Juventus per errori arbitrali.
Gli episodi contestati in Verona–Juventus che ormai sono tristemente noti e Lazio–Juventus, con un rigore non conceso su Conceição (Rocchi dixit), hanno alimentato polemiche e riflessioni sul diverso trattamento rispetto ad altre big come l’Inter, per esempio.

Tre come simbolo del nuovo corso bianconero

I tre non di fermano qui. tre sono i punti conquistati da Spalletti nella sua prima uscita, tre come le sue scelte decisive,
tre come gli allenatori che si sono alternati sulla panchina bianconera in questa stagione e tre come il numero storico di Giorgio Chiellini, simbolo di grinta e juventinità che ha condotto la scelta del tecnico e nuovo consigliere Figc.

La Juventus può cambiare tecnici e giocatori, ma finché non imparerà a farsi rispettare anche fuori dal campo, sarà difficile colmare il distacco dalle prime, serve una società più solida e meno volubile.

Per ora, però, la Formula del Tre di Spalletti ha dato i suoi frutti: coraggio, equilibrio e vittoria, ma per obiettivi di più alta portata potrebbe non bastare, il mercato e una maggiore crescita della società sembrano essere una via per colmare il gap dalle prime, oggi non incredibile, ma nemmeno così banale.

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