L'intervista esclusiva al ds del Lecce Pantaleo Corvino (Screen Sportitalia)
300 gare con il Lecce, 1600 partite da direttore sportivo, dalla Terza Categoria alla Champions League: Pantaleo Corvino, attuale responsabile dell’area tecnica dei giallorossi, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in esclusiva a Sportitalia.
Inizia così l’intervista al DS del Lecce: “50 anni di vita nel calcio dove amo il mio lavoro. Sono partito a 25 anni, ho cercato attraverso la passione e l’impegno di portare a casa i migliori risultati. Mi sento orgoglioso!”.
Tra i primi argomenti c’è la cessione di Nikola Krstovic all’Atalanta? “Siamo ancora alla decima giornata, non è facile per nessuno arrivare un altro club e fare subito benissimo. Sono sicuro che non tradirà le attese. Ieri sera vedere Hjulmand contro il mio Vlahovic mi ha emozionato. E ha dimostrato di poter essere da grande squadra”.
I tre giocatori a cui sei più affezionato? “Ogni scarrafone è bello a mamma sua. Miccoli a Casarano: è diventato da un piccolo club nel Salento un protagonista nel calcio italiano. A Lecce Vucinic e a Firenze Toni scarpa d’oro”.
Il diesse del Lecce si è soffermato sulla scelta della Fiorentina di affidare l’area tecnica a Goretti dopo l’addio di Pradè. “Ho vissuto 10 anni a Firenze. Mi dispiace vedere la viola in difficoltà perché è una sofferenza per la tifoseria e per la città. Mi hanno sempre sentire a casa. Nella vita come nello sport dopo la tempesta c’è sempre il sole, spero che la Fiorentina possa uscire da questa situazione il prima possibile.
Domenica sono stati tre punti preziosi, tre punti fuori casa come a Parma sono stati fondamentali. Dopo le difficoltà dell’inizio, la squadra ha trovato il suo equilibrio. Come con il Napoli dove abbiamo anche sbagliato un rigore. Stiamo raccogliendo punti in un campionato dove abbiamo fatto tanto: bisogna tenere conto che le squadre che lottano per salvarsi hanno fatto più di noi.
Poi ha aggiunto: “Cremonese e Sassuolo tra le proprietà più ricche in Italia e rimanere in Serie A non è facile nonostante la passione, l’impegno e gli sforzi che mettiamo. Vogliamo essere economicamente equilibrati, questo è il quarto anno in Serie A e vogliamo essere una piccola tra le grandi!“.
Sall del Nardò? “Era tesserato con l’Otranto. Dopo la mancata iscrizione ai campionato, ha chiesto di essere seguito dal Lecce. Oggi è tesserato con il Nardò: periodicamente viene ad allenarsi da noi in prima squadra. Siamo d’accordo per questo suo percorso calcistico: il ragazzo deve giocare e al momento può giocare solo con i Dilettanti”.
Tiago Gabriel? “E’ stato già attenzionato da diverse squadre. Berisha? Sta dando lustro al nostro lavoro, è figlio di quella covata del Lecce campione d’Italia. L’obiettivo è salvarsi”.
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