Jacopo Montenegro ieri ha scattato un selfie storico durante Manchester City-Borussia Dortmund, un selfie con Phil Foden. In esclusiva a Sportitalia, ci ha raccontato tutto.
Una foto diventata virale, la descrizione di un attimo. Jacopo Montenegro è di Torino e da ieri sera è al centro del mondo. Un selfie clamoroso con Phil Foden dopo la rete in Manchester City-Borussia Dortmund. E proprio Jacopo, a Sportitalia, ci ha raccontato tutto in esclusiva.

Jacopo: “Un sogno, ecco com’è andata”
Queste le parole di Jacopo in esclusiva a Sportitalia: “Tutta la mia famiglia è nata nel giro di 4 giorni a ottobre. Pensando al regalo, dato che siamo amanti del calcio, ho deciso di regalare questa esperienza. Avevamo già visto molti stadi in Italia, mio fratello è arrivato alla Serie D. Pensa che ha giocato anche contro il club di Michele Criscitiello, in Legnano-Folgore Caratese. Vedere le partite in Italia è un conto, in Inghilterra è un altro. Ho regalato a tutti volo e biglietto, e così siamo partiti per Manchester”.
E continua: “Mentre compro il biglietto avevo più opzioni. Settore alto o basso? Mi chiedono. Basso, rispondo. Se segna so che vanno ad abbracciare. Perché Manchester? Le strade erano due, Liverpool o City. Abbiamo scelto Manchester perché ci piace Guardiola. Ieri abbiamo visitato la città, alle 16 siamo arrivati allo stadio. Prima siamo stati al pub dei tifosi, lì è cominciata l’immersione nell’esperienza”.
“Andiamo allo stadio, vediamo l’ingresso dei calciatori. Inizia la partita e poi succede tutto. Ero in terza fila. Mi sono buttato in avanti. Stava per segnare, mi son messo davanti allo steward. Foden Guardava diretto. Io avevo il telefono in mano, non so perché. La mano era fredda, quando segna arriva proprio verso di me. Insieme ci sono anche Rejinders, Haaland, Savinho. Gli chiedo, “Phil selfie?” “Yes”, mi risponde. Sorride e si mette in posa. Reijnders, intanto, guarda mio fratello e sorride”.
“A fine primo tempo la social media manager mi ha chiesto la foto, non aveva mai visto nulla del genere. Dopo la partita è successo di tutto. Dopo il 90′ ero senza connessione, ma già per strada iniziavo a capire. Mi arrivavano dei messaggi, molti mi chiedevano delle foto. Ho realizzato tutto, nel frattempo mi hanno contattato tantissimi giornali. Un sogno”.






