Calcio

De Rossi al Genoa, tra rimpianti e occasioni: “Voglio un inferno allo stadio. Vi dico cosa ho chiesto ai ragazzi”

Daniele De Rossi, tecnico del Genoa, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione dopo il suo insediamento sulla panchina del Grifone.

La vittoria contro il Sassuolo di lunedì sera ha dato un primo slancio al Genoa, che adesso riparte con un nuovo uomo al timone: De Rossi. Il nuovo allenatore dei rossoblu ha parlato questo pomeriggio al centro sportivo di Pegli: “È il destino che mi ha portato qui. A volte ci sono occasioni da non perdere assolutamente. Nelle ultime settimane, negli ultimi mesi ho avuto contatti con altre squadra. Per mesi ho avuto porte chiuse e poi a gennaio è arrivata la Roma. La Roma è la storia di vita, il Boca è molto importante. Mi piacerebbe andarmene tra qualche anno con un’altra tifoseria che mi vuole bene”, ha detto De Rossi. 

Genoa, De Rossi si presenta: “Voglio un inferno allo stadio”

Genoa, le parole di De Rossi

De Rossi è entrato nel dettaglio del progetto Genoa. Cosa l’ha convinto? “Il direttore innanzitutto. Dopo la SPAL, un grandissimo dirigente come Galliani ci disse a noi corsisti di Coverciano di non scegliere la squadra in base alla piazza ma ai dirigenti. Qui ho dei dirigenti con cui mi posso trovare bene. Ho sentito subito vicinanza e si potesse accendere quella relazioni che si basa sul rispetto dei ruoli”, ha detto. E il mese di novembre sarà particolarmente indicativo per il Genoa, che affronterà Fiorentina, Cagliari e Verona. Tre scontri diretti che misureranno in modo senz’altro efficace la temperatura salvezza del Grifone. I punti in classifica sono 6 a fronte di 6 gol fatti (pochi) e 14 incassati.

Il suo modo di essere trasmesso al Genoa

Il neo allenatore prosegue e spiega. “Penso che ogni allenatore trasmetta la propria maniera di vivere il calcio. Io trasmetto il mio modo di essere al Genoa. E dò un’importanza vitale nel momento in cui lo faccio. So che poi le cose drammatiche della vita sono altre ma mi avvicino ai ragazzi giovani che dopo aver perso non è finito il mondo ma voglio vedere gente che, pur di non perdere, va oltre il proprio sforzo. So che il Genoa non è una tifoseria che dobbiamo portare dalla nostra parte. Non dobbiamo fare appelli ma portarli dalla nostra parte. Dobbiamo far tornare il ‘Ferraris’ un inferno. Ho giocato in tutti i tipi di condizioni ambientali. Quando c’era la bolgia non riuscivi neanche a parlare con il compagno più vicino”.

La comunicazione

Infine De Rossi chiude spiegando quanto conti per lui il rapporto comunicativo con i suoi giocatori:”Per me è fondamentale. Il materiale umano va conosciuto con cura. E questo fa la differenza. Credo nel lavoro dell’allenatore per quello che riesce a trasmettere ai giocatori. Io dirò loro la verità e nella vita ha sempre pagato. Ciò non significa che vinceremo tutte le partite ma perché ho saputo trattare la squadra con rispetto ed esigenza. La mia regola è dire la verità“.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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