Rosario Abisso, ha revocato il rigore inizialmente concesso al Lecce, ma qualcosa è andato storto nel momento dell’annuncio della sua decisione. Il direttore di gara ha fatto confusione.
L’arbitro del match Lecce-Verona, Rosario Abisso, ha commesso una gaffe durante la gara terminata poi 0-0. L’arbitro aveva assegnato un rigore al Lecce. Richiamato al VAR, Abisso ha poi revocato il penalty, ma durante l’annuncio, il direttore di gara ha confuso il Verona, con l’Udinese. Un errore sicuramente dato dalla tensione del momento con i direttori di gara che prima di questa stagione non erano mai stati abituati a parlare via microfono a tutto lo stadio. L’episodio con Manganiello quindi della prima giornata in Como-Lazio, seppur diverso, non resta quindi un unicum in una stagione che a livello arbitrale sta facendo parecchio discutere.

Lecce-Verona, la gaffe di Abisso
“A seguito di revisione, il numero 37 dell’Udinese non commette alcun fallo in area di rigore. Decisione finale: revoca del calcio di rigore. Del Verona, scusate! Del Verona, scusate!”. Così Rosario Abisso, durante la gara tra Lecce e Verona, dopo il rigore revocato al Lecce per il non fallo di Bella-Kotchap su Camarda. Una gaffe, quella del direttore di gara condizionata probabilmente dalla tensione del direttore di gara in quel momento, dovuta alla mancanza di abitudine nel parlare davanti a tanti tifosi. Una novità, quella introdotta in questa stagione, che sta mettendo in difficoltà i direttori di gara, come già era capitato a Manganiello nella prima giornata tra Como e Lazio. Una disabitudine nel parlare davanti ad uno stadio intero che sta provocando alcune gaffe che come in questi casi diventano poi facilmente virali.
Il direttore di gara palermitano ha revisionato al monitor il contrasto tra il difensore tedesco e Camarda, in prestito in Salento dal Milan scegliendo di tornare sui suoi passi dopo il rigore assegnato in campo. Correggendo la sua decisione, Abisso ha confuso il Verona con l’Udinese nel momento dell’annuncio di quanto aveva stabilito. Il direttore di gara ha chiesto immediatamente scusa con un sorriso autoironico rivolto alla panchina del Verona e ha rimarcato il suo lapsus all’intero stadio, dato che il microfono era ancora aperto. Dagli spalti del Via del Mare sono piovute critiche sia per il penalty sfumato sia per il momento di confusione. Un errore umano, quello del direttore di gara, che può certamente capitare ma che è diventato immediatamente virale dopo la gara.






