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Sinner, la promessa di Cahill lo esalta: cosa cambia per essere competitivo

Un annuncio importante per Jannik Sinner. Alla vigilia delle ATP Finals di Torino, il suo coach, l’australiano Darren Cahill, ha spiegato insieme all’altro allenatore, Simone Vagnozzi, che resteranno al fianco del tennista altoatesino.

Una figura paterna? Colui che gli ha permesso di raggiungere traguardi importanti e diventare il più forte del mondo. Sacrificio, lavoro, protezione, accuratezze tecniche e migliorie dal punto di vista umano. Coadiuvato da un importante braccio destro come Simone Vagnozzi. Una sinergia unica e rara nel mondo del tennis: Darren Cahill resterà al fianco di Jannik Sinner con l’obiettivo di raggiungere altri traguardi importanti.

Jannik Sinner e Darren Cahill ancora insieme: l’annuncio del coach in conferenza (Screen YouTube)

 

Cahill-Sinner ancora insieme: l’annuncio

Darren Cahill nel team di Jannik Sinner per un’altra stagione: le dichiarazioni alla vigilia delle Atp Finals: “Il mio futuro è nelle sue mani. Sono un uomo di parola, abbiamo fatto una piccola scommessa prima della finale di Wimbledon e sarà lui a decidere cosa farò l’anno prossimo. Se mi vuole il prossimo anno, io ci sarò per lui”, si legge su La Gazzetta dello Sport.

In precedenza, invece, a Sky Sport, il 24enne ha spiegato: “Lui ha compiuto 60 anni quest’anno, è stato nel tennis da giocatore, poi è entrato come allenatore, quindi è in questo mondo da 40, 45 anni. Io mi vedo insieme a Cahill ancora per un altro anno, perché è una persona che va forse anche oltre il concetto di allenatore: è un po’ come il padre che unisce tutto il team, soprattutto quando le cose non vanno benissimo”.

Il motivo della rinuncia alla Coppa Davis

Tra le righe una conferma ufficiale: il coach australiano sarà accanto al tennista italiano nel 2026. Lo stesso Cahill ha voluto esprimere parole al miele nei confronti di Sinner definendolo un “ragazzo incredibile con cui lavorare“. Tra i tanti temi affrontati, sicuramente la mancata partecipazione alla Coppa Davis di quest’anno.


“La cosa più facile sarebbe continuare a far giocare Jannik, dato che sta vincendo tanto. Ma se continuiamo a farlo giocare senza pause, questo avrà un costo tra tre o quattro anni. Come allenatori abbiamo molte responsabilità. Una delle più grandi è assicurarci che Jannik sia competitivo e in forma a 28, 29, 30, 31, 32 anni. Un periodo in cui potrà essere ancora migliore di oggi. Quest’anno abbiamo deciso di saltare la settimana di Davis perché, con lo slittamento di una settimana in avanti del calendario Atp, ne avremo due in più per farlo recuperare, allenare e migliorare”.

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