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Ancelotti: il sostegno pubblico a Conte e la necessità di una pausa

Si sta discutendo molto in queste ore della scelta, fatta da Antonio Conte, di tornare ad allenare il Napoli qualche giorno dopo, sfruttando qualche ore di riposo in più con la sosta per le nazionali. Anche Ancelotti si è espresso sul tema.

Il Napoli deve riscattare la sconfitta contro il Bologna per tornare a brillare in campionato. L’inizio di stagione non semplice dei partenopei ha portato a qualche malumore interno tra Conte e la dirigenza, anche se De Laurentiis ha voluto minimizzare ogni possibile frizione all’interno dello spogliatoio. Nel frattempo Conte ha deciso di restare qualche giorno in più a Torino e questa situazione è stata commentata anche dal CT del Brasile, Carlo Ancelotti, che gli ha dato ragione alla Gazzetta dello Sport: “Ha fatto bene. L’allenatore subisce grandi pressioni, il nostro è un lavoro molto complicato e ci sono dei momenti nei quali hai proprio bisogno di staccare, anche solo per un attimo”.

Carlo Ancelotti commenta la scelta di Antonio Conte
Carlo Ancelotti commenta la scelta di Antonio Conte

Pausa Conte, il commento di Ancelotti

Ancelotti, entrando nel dettaglio della scelta di Conte, ha parlato della possibilità, per gli allenatori, di staccare un po’ dalla quotidianità. D’altronde sussiste una differenza netta tra l’allenatore della squadra di club, che basa il proprio lavoro su base quotidiana, e il commissario tecnico, improntato maggiormente su alcuni periodi dell’anno: “Se la vedo come una cosa che si può in qualche modo istituzionalizzare, magari legandola alle pause internazionali? “Si. Chiaramente va discussa tra allenatore e società. L’allenatore non stacca mai, anche quando ha pochi giocatori, è sempre lì e il riposo è fondamentale. Penso che Conte abbia aperto una strada che può essere seguita”, ha aggiunto Ancelotti.

Lotta Scudetto, le parole di Ancelotti

Il commissario tecnico verdeoro ha parlato anche della lotta scudetto in Italia: “Il campionato italiano come ho detto è molto molto equilibrato e la cosa ridurrà il numero di punti necessari per vincere. Qui in Brasile abbiamo Palmeiras e Flamengo alla dirittura finale, hanno 68 punti e vinceranno con meno di 80. Non dico che in Italia sarà così però quella la soglia del successo sarà bassa e la cosa farà sì che siano tante le squadre che possono arrivarci, anche chi adesso è indietro può rientrare. Chi vedo davanti? Inter e Napoli, che ha subito qualche sconfitta di troppo ma è sempre lì. E poi Roma, Milan e Juventus se la giocheranno fino alla fine”.

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