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“Mi ha toccato il sedere”, l’incredibile rivelazione di Haaland su Mancini. Cosa è successo

La Norvegia ha umiliato l’Italia con un poker roboante nel secondo tempo di San Siro. Curioso siparietto tra Erling Haaland e Gianluca Mancini, spiegato dal fuoriclasse del City a fine partita.

Con un secondo tempo superbo, la Norvegia ha spazzato via l’Italia, calando un poker che ha lasciato senza parole i tifosi presenti a San Siro. Super-protagonista della grande prestazione norvegese è stato il cyborg Haaland, che sta macinando record su record: con 54 gol in 52 presenze in UEFA Champions League, il fuoriclasse norvegese ha già inciso il suo nome tra i grandi del calcio europeo, entrando nella top ten dei marcatori di tutti i tempi della competizione a soli 25 anni. Impatto davvero clamoroso, ma quel che è stato svelato a fine partita dal classe 2000 ha lasciato tutti senza parole.

Haaland svela la folle provocazione di Mancini
Haaland svela la folle provocazione di Mancini

Haaland e la rivelazione su Mancini

Il risultato storico di San Siro ha sancito un grande traguardo per la Norvegia, che dopo 28 anni torna ai Mondiali, e lo fa con un percorso pressoché perfetto, caratterizzato da otto vittorie in otto gare, con 37 gol fatti, 5 subiti e una differenza reti di +32. Norvegesi implacabili e a fine partita è scoppiata la festa. Haaland ha svelato un retroscena incredibile che ha visto protagonista Mancini: “Dopo l’1-1, Mancini ha iniziato a toccarmi il sedere. Io ho pensato: ‘Ma cosa sta facendo?’ Allora mi sono caricato e gli ho detto: ‘Grazie per la motivazione’. Alla fine ho segnato due gol e abbiamo vinto 4-1. Dunque, grazie a lui”.

Norvegia ai Mondiali, le parole di Solbakken

Nella conferenza stampa post-partita, il ct della Norvegia Ståle Solbakken ha espresso tutta la propria felicità per il risultato raggiunto: “Ho cantato e ballato coi ragazzi nello spogliatoio, ora non so ciò che accadrà ma so che anche Odegaard si unirà alla festa”.

Un ritorno ai Mondiali dopo ben 28 anni: “E’ stata dura. Dopo aver battuto l’Italia a Oslo avevamo tante altre partite, ora sono sollevato e col passare dei minuti sono sempre più allegro”, ha detto Solbakken, rimarcando quello che è successo a San Siro: “Non siamo partiti bene e loro hanno segnato. Nella prima frazione siamo stati un po’ vigliacchi, poi abbiamo fatto qualche cambiamento tattico, abbiamo alzato un po’ i terzini e quello ha aiutato. Poi c’erano troppe distanze tra i reparti e mancava un po’ di energia. Gente come Sorloth s’è accesa solo nel secondo tempo, alcuni giocatori dovevano iniziare meglio. Nella ripresa abbiamo giocato meglio, siamo diventati noi”.

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