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Pazzesco Sinner, si tira fuori: la risposta di Alcaraz gela tutti

Dopo la vittoria di Torino, Jannik Sinner ha deciso di tirarsi fuori e di lasciare ad Alcaraz il campo libero. Una ritirata che forse farà discutere.

Il 2025 di Jannik Sinner si chiude con una certezza: il tennis mondiale, oggi, vive sulle spalle del dualismo più acceso e raffinato dell’ultimo decennio. Lo scontro continuo con Carlos Alcaraz è diventato la spina dorsale del circuito, il motore narrativo di ogni grande torneo, il punto in cui si intrecciano tecnica, potenza, psicologia e ambizione. E se è vero che lo spagnolo chiuderà l’anno da numero uno con 12.050 punti, è altrettanto vero che l’altoatesino, secondo a 11.500, ha reso la battaglia un corpo a corpo senza precedenti, culminato nel trionfo alle Nitto ATP Finals. La vittoria di Torino, forse il punto più alto dopo Wimbledon della scorsa estate, rappresenta l’ennesima dimostrazione della solidità mentale raggiunta da Sinner. Un titolo sigillato battendo proprio Alcaraz in una finale senza pause, senza cedimenti, senza distrazioni. Un successo che vale prestigio, punti e un montepremi che ha fatto impallidire tutti: oltre 5 milioni di dollari, che contribuiscono a una stagione chiusa con più di 19 milioni di guadagni complessivi (sponsor esclusi).

Jannik SInner
Pazzesco Sinner, si tira fuori: Alcaraz ha la strada spianata – Sportitalia.it (screen Youtube)

Sono cifre che testimoniano la dimensione ormai globale del fenomeno azzurro, apprezzato nei cinque continenti e diventato, anche commercialmente, uno degli atleti più impattanti del pianeta. Eppure, non è stato un anno semplice. Il caso Clostebol, che ha coinvolto indirettamente il suo team, ha introdotto una tensione mai vissuta prima nel suo entourage. La pressione mediatica, le discussioni sulla trasparenza, le settimane di incertezza: tutto sembrava destinato a incrinare la sua scalata. Invece no. Sinner ha moltiplicato le energie, ha ritrovato equilibrio grazie alla squadra guidata da Darren Cahill e ha trasformato le difficoltà in benzina competitiva. Ha vinto, ha convinto, ha emozionato. E oggi, per milioni di tifosi azzurri, sarebbe quasi impensabile immaginare un tennis senza di lui. Un “Re” che, però, forse è stato criticato sin troppo, visto che dopo di lui anche altri hanno preso la sua strada.

Sinner se ne va in vacanza, tra riposo e preparazione: Alcaraz ha campo libero

Archiviata la stagione più intensa della sua carriera, Jannik Sinner ha deciso di fermarsi. E lo farà davvero: niente Coppa Davis, una scelta già annunciata e motivata dalla necessità di decomprimere dopo un’annata logorante sotto ogni aspetto. Una rinuncia che pesa come un macigno sulle ambizioni italiane, già messe alla prova dall’assenza di Lorenzo Musetti. Era difficile non pensare che la Spagna, privata dei suoi principali rivali, avesse la strada spianata verso la conquista dell’insalatiera. Tuttavia anche Carlos Alcaraz è stato costretto ad annunciare il forfait, per problemi fisici alla gamba che hanno trovato principio proprio nella finale contro il campione azzurro. I due quindi si daranno appuntamento tra qualche settimana. Sinner ha lasciato Torino immediatamente dopo la finale, viaggiando in auto insieme alla fidanzata Laila Hasanovic. Prima fermata: un saluto alla famiglia, che non ha assistito alla finale “perché avevano cose più importanti da fare”, come ha dichiarato con un sorriso da Jannik. Poi la prima vera vacanza di coppia, destinazione top secret, quasi certamente al mare. Relax, silenzio, decompressione: dopo 58 vittorie, trofei pesanti e battaglie infinite, è il minimo.

Carlos Alcaraz
Sinner se ne va in vacanza, tra riposo e preparazione: Alcaraz ha campo libero – Sportitalia.it (Screen Youtube)

Ma la pausa sarà solo temporanea. Nella seconda metà di dicembre, il team – con le nuove figure come Alejandro Resnicoff, Andrea Cipolla e il preparatore Umberto Ferrara, rientrato stabilmente dopo il caso Clostebol – si ritroverà per pianificare il 2026. Possibile una nuova preparazione a Dubai, come un anno fa: caldo, infrastrutture, ritmi ideali. Il ritorno in campo è già fissato: 10 gennaio, esibizione in Corea del Sud contro Carlos Alcaraz. È la dimostrazione che questo duello non dorme mai, che la rivalità continuerà a plasmare il tennis dei prossimi anni. Poi tutti in Australia, dove partirà la caccia all’Australian Open, la vera prima frontiera del nuovo anno. Duemila punti da difendere che dovranno coincidere con un inizio scoppiettante per la volpe altoatesina.

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